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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
200. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.
Gli dice di tre opere che presto gli spedirà per la stampa.
Ho ricevuto l'ultima vostra. Sì signore, ho lasciato ogni altra cosa ed ho posta l'attenzione a compire l'operetta che V. S. Illma sa, e già sto a buon porto. Aspetto però un libro da Roma per compirla.
La prego poi a non nominarmi affatto con niuno come l'autore di questa operetta; perché potrei passare grandi imbarazzi, per ragione delle discordie che vi sono al presente fra la Corte di Roma e Napoli; ed anche la prego a lacerare questa
mia lettera, e di più di raccomandare al suo scrivente che non mi nomini affatto con niuno.
L'Istruzione [al popolo], per finire di trasportarla in latino, l'ho data compirla ad un altro: ad un canonico molto intendente, mentre io attendo solamente all'operetta.
Della Pratica [di amar Gesù Cristo] già sono stampati quattro fogli.
Se potrò, queste tre operette ve le manderò tutte insieme; se no, manderò la prima che sbrigo.
Di V. S. Illma Divmo ed obblmo servitore vero
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.