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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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213. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.

Si consola della notizia avuta intorno all'arrivo di alcuni libri, gli dice perché non manda ancora l'operetta contro Febronio, più volte promessa, e di un altro libro che sta componendo.

 

Viva Gesù, Maria e Giuseppe!

ARIENZO, IL 3 AGOSTO 1768.

 

Illmo Sig. Sig. e Pne colmo.

Rispondo alla sua ultima delli 23 di luglio. Molto mi son consolato in sentire che il Sig. Oronzio Noè le ha scritto che già gli e capitata la balletta de' libri della Preghiera; ma io qui non ho avuto niuno riscontro dal Sig. Noè. Onde subito gli scriverò in questa settimana, e darò l'incombenza di ricuperar la balletta scrivendo al Rettore della nostra casa che abbiamo in Puglia, non molto distante da Manfredonia. E colla balletta de' libri della Preghiera, riceverò ancora il libro della Filosofia del bello spirito che, come V. S. Illma favorì di scrivermi, me lo mandava insieme con detti libri della Preghiera. Il libro sarà bellissimo, ma per esser l'autore della Compagnia, sarà disprezzato.

La mia Dissertazione sopra la spiritualità dell'anima1, della quale ne ho scritto a V. S. Illma più volte, non la mando ed aspetto via più sicura; perché il mio contradittore ha molta mano cogli officiali della posta, e temo che apra le mie lettere


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e gli scritti del procaccio. Non posso stendermi a spiegar quanto ci è; ma V. S. Illma, per quel che sa, ben può immaginarselo. Basta; quando l'autore e mio contradittore si sarà quietato, allora io avviserò V. S. Illma del tutto.

Frattanto spero che a quest'ora avrà ricevuto, per mezzo del Sig. Moschini, la Pratica di amar Gesù Cristo e l'Istruzione [al popolo] trasportata in latino.

Resto con tutto l'ossequio confermandomi

Di V. S. Illma Divmo ed obblmo servitor vero

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.

 

[P. S.] Ora sto facendo un altro libro delle Cerimonie della Messa per li preti della mia diocesi e per tutti; e viene molto faticato, perché ci fatico non solo io, ma altri; anzi trovo su di ciò fatta una gran fatica dalla b. m. del P. Ferrari, il quale ci osservò tutti gli autori. Ed in fine, vi fo sette meditazioni sulla Passione per li sacerdoti, per l'apparecchio alla messa, e sette ringraziamenti per dopo la messa.

Ne ho fatta già buona parte; ma ora ha bisognato interromperlo, perché sono stato forzato ad apparecchiarmi a dare gli esercizî al clero di Napoli nel mese di novembre. Io non ci volevo andare, ma l'ubbidienza del mio Padre spirituale1 mi ha obbligato. Divmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.

 




1 Sotto questo finto titolo il Santo designa le Vindiciae contra Febronio.



1 Il P. Villani.- Ved. lett. del 18 luglio 1768, Vol. II. pag. 82.






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