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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
288. AL SIG. GIUSEPPE REMONDINI.
Lo ringrazia delle premure, mostrate a suo riguardo, e per la stampa del libro sulla Passione, e promette di mandargli la Traduzione dei Salmi.
Accuso il ricevo del suo foglio, e la ringrazio della premura che dimostra della mia salute. Al presente sto meglio, ma gli anni della decrepitezza mi chiamano già alla morte.
Non ancora è uscito dal torchio il libro della Traduzione de' Salmi; ma subito che sarà uscito, glielo manderò.
Le rendo poi distinte grazie che già ha stampato il libro della Passione; e mi consolo assai che sia venuto di stampa pulita.
Ho scritto al nuovo Fratello in Napoli che subito faccia l'inventario di tutti i suoi libri, e mandato che me l'avrà, subito lo rispignerò a V. S. Illma.
Godo sommamente che ha pensato di scrivere a qualche libraio in Napoli per il facile smaltimento di detti suoi libri. Io sto qui cionco e sto bussando le porte dell'eternità, e mi dispiacerebbe lasciare questi suoi libri senza ricapito; benché i Padri miei gliene darebbero conto; né a questi riuscirebbe facile per lo medesimo smaltimento.
Mi raccomandi a Dio, che lo stesso farò per V. S. Illma; mentre pieno di stima mi protesto
Divmo ed obblmo servitore vero
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.