296. AL SIG. GIAMBATTISTA REMONDINI.

Gli annunzia l'Opera suddetta; parla di un'altra incominciata, e domanda notizie della stampa della Morale del Patuzzi.

NOCERA, LI 8 SETTEMBRE 1775.

Ho compito l'opera delle Vittorie de' Martiri. Nel primo tomo, vi sono i martiri de' diversi paesi; nel secondo tometto poi, vi sono i martiri del Giappone con molti altri opuscoli appresso, molto utili a diversi stati di persone¹.

Nella seguente settimana li farò consegnare al Sig. Moschini, acciocché li faccia capitare a V. S. Illma che gradirà la mia attenzione.

Io già, dopo la rinunzia del vescovado, mi son ritirato ad una delle nostre case, cioè a quella di Nocera; ma se V. S. Illma vuole scrivermi, seguiti a scrivermi per la posta di Napoli.

Da molto tempo, ho cominciata poi un'altra mia operetta, molto più faticata e molto utile: della Condotta della divina Providenza in salvar l'uomo per mezzo di Gesù Cristo. Quest'operetta comprende tutte le profezie, figure, segni e sacrifici che prenunziavano la venuta di Gesù Cristo; e questa prima parte è già stampata.

Nella seconda parte, si parla di Gesù Cristo, della conversione de' gentili, della distruzione della Giudea, de' progressi della Fede, dell'abbattimento delle eresie, e delle morti funesti de' persecutori della Chiesa, con un altro opuscolo divoto.

L'opera è picciola in due tometti, ma comprende molto, e spero che sarà molto accettata dal pubblico.

Mi avvisi poi se la Morale di Patuzzi è finita di stampare nella sua stamperia, perché la desidererei per tenere l'Opera compita. Mi avvisi poi il costo, perché subito glielo manderò.

E resto con tutto l'ossequio confermandomi

Di V. S. Illma

Divmo ed obblmo servitore vero

ALFONSO MARIA de' Liguori, vescovo.

Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.