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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
305. AL SIG. GIUSEPPE REMONDINI.
Lo ringrazia perché ha posto mano alla stampa di due opere, di cui ricorda l'utilità; chiede copie della Morale, e lamenta infine la proibizione dell'Homo Apostolicus in Portogallo.
NOCERA DE PAGANI, LI 15 NOVEMBRE 1776.
Rispondo alla sua delli 2 di novembre. Io ancora sto desideroso di leggere l'opera di Noghera, tanto lodata da V. S. Illma; ma sinora non ho notizia che sia arrivata la balla al Sig. Cervone.
La ringrazio poi di aver posto sotto il torchio le Vittorie de' Martiri, e specialmente godo del libro della Condotta che pare a me un'opera piccola per altro, ma di molto utile a gloria della Fede per la raccolta, che vi è, de' fatti dell'antico e nuovo Testamento, ch'essendo tutti corrispondenti gli uni cogli altri, dimostrano l'evidenza di nostra Fede, contrastata al presente così empiamente dagl'increduli e specialmente da' Deisti, che hanno rovinato l'Europa, la Francia, la Germania ed anche la nostra Italia.
Il libretto poi delle Dissertazioni mi pare anche molto utile per ravvivare le massime della Fede, dimostrando colle Scritture che finalmente questa terra ha da finire, bruciata dal fuoco, colla dannazione di tanti millioni di anime, che al presente viepiù si perdono nella comune corruzione de' vizi che regnano.
Io non posso più dare alle stampe altre opere, perché la testa mi ha lasciato; e perciò ho avuto a caro che V. S. Illma abbia date alle stampe queste mie ultime operette, poiché altro non pretendo che la gloria di Dio ed il bene della Chiesa, che presentemente è perseguitata da tutte le parti: segno che il giorno del giudizio non sarà molto lontano.
Qui in Napoli forse non vi sarà, per quel che so, neppure una delle copie dell'ultima edizione1 della mia Morale grande; onde pregherei V. S. Illma a mandarne qualche numero di copie in Napoli al Sig. Cervone o ad alcun altro libraio. Fra i libri di Morale in Napoli, il libro che più si smaltisce e si desidera da' confessori, è la mia Morale grande, e specialmente dell'ultima edizione. E sento che in Roma, fra tutte le Morali, la mia forse è la più stimata.
Restai poi rammaricato che l'Homo Apostolicus in Portogallo fu proibito. Se avessi modo, vorrei dimandare a quei Signori dotti di Portogallo, perché l'Homo Apostolicus ha da essere proibito ivi. Io non seguito la dottrina de' Gesuiti, ma sono contrario al sistema de' Gesuiti, e forse alla maggior parte delle sentenze particolari de' Gesuiti. Io non sono stato scolare de' Gesuiti. Del resto, la pena mia sarebbe se il mio libro fosse stato proibito dalla S. Chiesa; ma in Roma non è stato proibito, ma lodato ed acclamato,
Scusi il tedio, e resto con tutto l'ossequio confermandomi
Divmo ed obblmo servitore vero
ALFONSO MARIA DE' LIGUORI, vescovo.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.