APPENDICE di lettere raccolte nel corso della publicazione

379. A SUOR MARIA GIOVANNA DELLA CROCE, NEL MONASTERO DI CAMIGLIANO.

L'anima a seguitare innanzi nell'orazione senza chieder mai, anzi rinunciando, tutte le consolazioni.

Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

[CIORANI, 21 MAGGIO 1736.]

Figlia benedetta, questa è la prima lettera tua, che ricevo dopo tanto tempo¹, ed io non mi ricordo d'aver ricevuto mai alcuna tua, senza rispondere.

A questa tua però ora poco ho che rispondere, mentre appena mi dici che seguiti l'orazione e che stai desolata: tutte due cose di molta mia consolazione.

Seguita dunque, e a Gesù Cristo non cercar mai consolazione, anzi ogni giorno fatti una visita a parte, di rinuncia, cioè per rinunciarli tutte, tutte le consolazioni e tutte le creature. E seguita a pregare per me Gesù Cristo; pregalo specialmente che mi spogli della mia volontà, acciocché mi unisca tutto colla sua.

Io non mi sono scordato e non mi scorderò di te, secondo il patto. E scrivimi.

Io sto a S. Severino. Noi difficilmente ci rivedremo più in vita; ma facendo la volontà di Dio, speriamo di rivederci santi

in Paradiso. Resta con Gesù e Maria. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

Le lettere, falle capitare al Sig. Giovanni Oliviero in Napoli, a Porta Capuano e S. Onofrio. Viva Gesù e Maria!

Umo servidore e Padre ALFONSO DE' LIGUORI.

Conforme all'originale che si conserva in Camigliano dal Sign. Andrea d'Isa.