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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
408.1 AL SOMMO PONTEFICE CLEMENTE XIII.
Implora l'apostolica benedizione su tutta la Congregazione, di cui gli dà notizie, presentandogli ad un tempo, con graziosa modestia, parecchie sue opere.
DAL COLLEGIO DI S. MICHELE IN NOCERA, 24 OTTOBRE 1758.
SI È RISPOSTO DA ME, 10 DICEMBRE 1758.2
Io con tutt'i miei compagni della Congregazione del SS. Redentore, prostrati a piedi di V. S., siamo umilmente a chiederle la sua santa benedizione.
L'istituto ed intento di questa nostra minima Congregazione,
approvata già dalla S. Sede nell'anno 1749, è di coltivare colle missioni la povera gente più abbandonata della campagna; onde i nostri Congregati stanno fuori girando colle missioni da nove mesi dell'anno, andando per le montagne, pagliaia e per li paesi rurali più destituti d'aiuti spirituali. Cominciò la Congregazione nell'anno 1732 colla benedizione de' vescovi, e con pochi soggetti; ma al presente, per grazia di Gesù Cristo, siamo da cento Congregati in circa, oltre i Fratelli servienti.
Nella Congregazione si osserva perfetta vita comune, poiché abbiamo il voto di povertà unito col voto di rinunziare a tutti i beneficî e dignità e col voto di perseveranza. Abbiamo cinque case in differenti diocesi, cioè di Salerno, Nocera, Conza, Bovino e Benevento, dove ultimamente si è fatta un'altra casa in S. Angelo, terra soggetta al dominio di V. Santità. In ogni anno si fanno da 40 in 50 missioni; sicché già abbiamo girato per sette provincie di questo Regno; oltre a 20 in 30 mute di esercizî spirituali che si danno in casa ai secolari, ordinandi e sacerdoti.
Mi prendo l'ardire d'inviarle certe mie operette spirituali, con certe altre opere più grandi di teologia morale, che ho fatte per istruzione de' nostri giovani, e sono state gradite dal pubblico, essendo state più volte ristampate. La prego a riporle nel luogo più inutile della sua libreria, ed a gradire l'ossequio e l'affetto filiale che Le portiamo, sentendo tante buone qualità della persona di V. Santità.
Frattanto La supplichiamo a benedirci tutti come Padre, acciocché possiamo sempre più impiegarci a promuovere la gloria di Dio e la salute di tante povere anime che vivono quasi abbandonate nelle campagne, e baciandole i piedi, resto dichiarandomi
Di V. S.
ALFONSO DE LIGUORI della C. del SS. Redentore.
Conforme all'originale che si conserva da Mons. Antonio Tessarin, parroco a S. M. gloriosa dei Frari, in Venezia.