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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
6. Ai Governatori della Congregazione dei Pellegrini della Misericordiella.
Rinunzia ai suoi diritti in detta Congregazione.
Napoli, 23. 03. 1726.
All'Ill.mi Sig.ri Governatori della Vener. Congregazione dei Pellegrini della Misericordiella1, nel Borgo delle Vergini.
Io sottoscritto stimandomi indegno fratello della Vener. Congregazione della Misericordia e conoscendomi molto mancante nell'assistenza dovuta agli esercizi della medesima, per altri impieghi, che mi tengono occupato: pertanto affine di supplire in qualche modo a questa mia mancanza rinuncio in mano de' Signori Governatori il mio luogo con tutti i sussidii, che mi possono spettare, in beneficio di D. Ercole di Liguoro mio fratello, col peso però che il medesimo debbia continuamente assistere, sempreché non è scusato da legittima causa a tutti gli esercizii di detta Congregazione col venire così alla Congregazione, come all'esequie.
Napoli, oggi li 23 marzo 1726.
D. Alfonso di Liguoro fratello
Trascrizione secondo l'originale. L'autenticità del documento è fuori discussione: il Rev.mo Padre Celestino Cocle, superiore generale dei Redentoristi, lo riconobbe come autografo di S. Alfonso nel 1831.
Analisi della lettera fatta dai PP. O. Gregorio, D. Capone, A. Freda, V. Toglia.
Pubblicata in Sant'Alfonso de Liguori, Contributi bio-bibliografici, Morcelliana 1940, p. 63.