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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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360. A Gioacchino Cesare, canonico. S. Agata.

Gli concede facoltà di operare un affare per la mensa vescovile.

 

Arienzo, li 8 Marzo 1775

Dovendosi stipulare il compromesso tra questa mia Mensa e l'Arciprete di Durazzano D. Giuseppe Cervo, in persona dell'Ill.mo e R.mo Mons. Cioffi, in Napoli per esaminare circa la pendenza delle tomole quindici di grano che in ogni anno l'Arciprete di Durazzano ha pagato alla Mensa suddetta; perciò comunico a V.S. Ill.ma tutta la facoltà bastante di poter per parte della riferita Mensa vescovile formare detto compromesso insieme col detto Arciprete e formare scrittura a cautela. E resto benedicendola.

Di V.S. R.ma ecc.

[PS] Pertanto prego V.S. R.ma mandare questa mia inclusa. Non occorre mandare a posta all'Arciprete a Durazzano, perché ci manderò io.

Indirizzo a tergo:

Al Sig. Canonico D. Gioacchino Cesare

a S. Agata

 

Trascrizione secondo una copia fa dal P. Kuntz da altra copia.

Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.

Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 9 (1961) p. 364.




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