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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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396. A Cimino Fabrizio, CSSR.

Lo costituisce suo Procuratore per accettare Casa e Chiesa soppressa dei Gesuiti in Benevento.

 

Nocera, 04. 04. 1777.

 

Col presente chirografo di mandato di procura da valere come pubblico e giurato istrumento io sottoscritto, Fondatore e Superiore della Venerabile Congregazione de' Sacerdoti Missionarj sotto il titolo del SS.mo Redentore, anche a nome de' Sacerdoti suddetti costituisco e deputo mio vero e legittimo Procuratore il P. D. Fabrizio Cimino, a potere in nome della detta Cong.ne accettare la graziosa e benigna concessione, che sarà per fare la Santità di N.ro Sig.re Pio PP. VI in favore di essi Sacerdoti della chiesa, collegio e casa denominata del Gesù in Benevento, già spettante alla soppressa Compagnia di Gesù, e di tutti li stabili, mobili, semoventi, masserie, legati, e fra questi del legato Orsini per le Missioni, censi in essere e tutt'altro, già spettante e posseduto dalla suddetta soppressa Compagnia di Gesù della detta città e territorio di Benevento,1 compresi anche i frutti pendenti ed inesatti dell'anno corrente, acciocché vengano impiegati nella riparazione della detta chiesa e casa, ed all'incontro obbligarsi di pagare dal primo di Gennaro 1778 in avvenire alla Rev. Camera Apostolica in Roma l'annua somma di ducati quattrocento di sei in sei mesi anticipatamente, sin'a tanto che durerà alla detta Camera il peso di mantenere gli individui ex-Gesuiti e sarà stato reintegrato il Monte di Pietà delli denari a tal'effetto somministrati e da somministrarsi, ed in oltre promettere di soggiacere al mantenimento e risarcimento della detta chiesa e collegio ed altre fabbriche, e di supplire a tutti i pesi, canoni, censi, livelli e gravezze, alli quali fossero sottoposti li detti beni, e respettivamente a tutti gli obblighi di Messe, anniversarj, Missioni sagre, esercizj spirituali, novene, feste, esposizioni, buonamorte, catechismo, prediche, assistenza alle Congregazioni del ceto nobile e de' cittadini ed artisti e a tutte le altre ecclesiastiche funzioni ed opere di pietà, alle quali supplivano i soppressi Gesuiti, e di dovere eseguire ed osservare in tutto e per tutto le insinuazioni ed ordini, ché verranno dati dall'Em.mo e Rev.mo Cardinal Arcivescovo2 di detta città, e stabilire e convenire in oltre tutti gli altri patti, capitoli e condizioni che al detto Procuratore costituito pareranno e piaceranno, e stipolarne pubblico istrumento ed obbligare per l'osservanza la detta Congregazione e Sacerdoti e beni &, e generalmente fare tutt'altro [che] potesse far io sottoscritto di propria persona, dandoli piena facoltà colla clausola Alter ego &.

In Nocera de' Pagani, 4 Aprile 1777

Alphonsus Maria de Ligorio Episcopus, Rector Major Congregationis SS.mi Redemptoris.

Ita est, et in fidem ego notarius Carolus Pepe &

L + S

 

Trascrizione secondo una antica copia inserita nel pubblico istrumento della cessione del collegio SI in Benevento nel giorno 26-IV-1777, conservato in A G XX M 20.

Analisi del documento fatta dal P. Andreas Sampers.

Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 11 (1963), pp. 17-18.

 




1 Il giorno 26-IV-1777 il Collegio SI fu concesso ai Redentoristi (AG XX M 20), donazione che Pio VI confermò a S. Alfonso il 15-V-(Lettere Volume III, Lettera 313).



2 Francesco M. BANDITI, O. Teat., *8-IX-1706 Rimini, prof. 19 XII 1723, sac. 14 VIII 1729, Ordinarius de Montefiascone et Corneto a die 30 III 1772, trasferito alla Sede di Benevento il 29-V-1775, creato Cardinale da Pio VI il 17-VII-1775, + il 27-I-1796 a Benevento






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