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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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409. A Francesco Antonio De Paola1 CSSR. Frosinone.

Dà varie disposizioni sulle missioni da tenersi nella diocesi di Aquino e sui debiti in Frosinone.

 

Nocera, 20. 10. 1777.

 

V. Gesù M.a e Gius.e

Ho ricevuto due vostre insieme. Circa l'ordinazioni scriverò nella presente in fine.

Circa l'Amico usate voi mansuetudine, lasciamo fare a Dio. Io non gli scrivo, parlando delle cose che passano fra di voi; passo in silenzio.

In quanto al debito di Buonpiani ho scritto al P. Costanzo2, che me n'ha scritto, che quando avrò più danari li manderò, e che spero verso la fine di Novembre di mandare 100 altri ducati, e quello che abbuscherò3 appresso lo manderò. Ma ora ho Scifelli e Frosinone; pregate Dio che mi provveda.

In quanto alle Missioni d'Aquino mi disse il P. Amato4, o pure un altro Padre, che la Missione di Roccasecca non si faceva per ora, ed io l'ho a caro. Non si faceva per ora, perché ivi anche durava l'epidemia, ma o dura o non dura, non si può fare Roccasecca, perché questa è terra grande ed al presente noi abbiamo pochi soggetti. Onde a Xbre si faranno quelle quattro o cinque Missioni piccole se vi sono, se si può arrivare, e niente più, eccetto che se il Vescovo di Veroli5 volesse qualche esercizio. In questo Xbre io manderò il P. Patricelli6 da Napoli o pure verrà col P. Grosso7, e questi due di Napoli faranno le Missio[ni] con quelli di Frosinone e Scifelli.

Il P. Costanzo mi ha fatte due rimproverate forti, perché io ho mandati soli 200 ducati, quando ci stavano 450 scudi di debito. Sì Signore, io dissi al P. Costanzo che pigliasse qualche cosa di danaro all'imprestito. Intendevo forse una cosa mediocre, 200 scudi o al più 250 scudi; ora dice che sono 450 scudi e che esso non può restar svergognato. Ed io, se non vi traggo dalla pensione qualche danaro, donde l'ho da cacciare? Se mi vendo la sottana non arrivo a pagare neppure 20 carlini. Voi altri procurate di sincerare il Sig.re nipote di Buonpiano, ch'io non sapevo questa gran summa accollata di 450 scudi; ora come meglio posso, procurerò di rimediare.

In quanto alle Messe, in caso che riceveste Messe da Regno, potreste accollare la summa e farne fare unitamente in fine una picciola fede di credito. Peraltro ho inteso dire, che a cotesti confini del Regno la moneta così romana come napoletana si scampia8 promiscuamente, ma ciò io non lo [so] bene, meglio ve ne potete informar voi costà del come si pratica e scrivetemelo, acciocché mi liberate dallo scrupolo, perché io ci ho scrupolo a straregnare9 disordinatamente il danaro; del resto vorrei sapere, se ne' confini si pratica promiscuamente la moneta de' due Regni.

Riveritemi poi con modo particolare il Sig.re mio Avvocato Buonpiani, ch'io stimo e tanto ci favorisce, ed anche il Sig.re Canonico Vespasiani ed anche il Sig.re nipote Buonpiani D. Fabrizio, così anche il Sig.re Pepe, mercante, ed alcun altro ch'io non mi ricordo, salutatelo da parte mia.

Circa le ordinazioni bisogna che consultiamo l'affare con tutti li Consultori e poi appresso vi scrivo a lungo.

[ETML-M:U=”[“]B[benedico] V.R. e tutti

F.llo Alf.o M.a

Nocera, 20 8bre 77

 

Solo la firma è autografa; la lettera è scritta dal Frat. Francesco Romito. La trascrizione è secondo l'originale conservato in A G.

Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.

Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 11 (1963), pp. 24-26.

 




1 Non c'è indirizzo sulla lettera, ma dal contesto appare che il destinatario e il P. De Paola, Rettore in Frosinone.

Sullo stesso argomento cfr. altre due lettere del Santo nel Volume II, Lettere nn. 875 e 880.



2 P. Giovanni DI COSTANZO CSSR (1743-1801).



3 Abbuscare: buscare, guadagnare.



4 P. Francesco AMATO CSSR (1743-1810) da Roccasecca, diocesi di Aquino.



5 L'Ecc.mo Giovanni Battista IACOBINI (1703-1786), Vescovo di Veroli dal 17-VIII-1761.



6 PATRICELLI Giovanni Battista Silvestro; *24-VI-1748 a Longone, diocesi di Massa e Populonia, oggi Massa Marittima; ammesso al noviziato l'8-XII-1765; prof. l'8-XII-1766 a Deliceto; + 1-XI-1802 a Stilo. Alcuni scrivono il suo nome come «Praticelli».



7 P. Nicola GROSSO CSSR (1728-180O).



8 Scampiare: scambiare.



9 Straregnare: portare fuori Regno, fare uscire dal Regno (di Napoli).






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