446. Ai Padri, specialmente i confessori, Scifelli.

Nocera, 20 dicembre 1779

Viva Gesù, Maria e Giuseppe

F.lli miei questo avvertimento che ora vi scrivo dovevo darvelo da molto tempo; ma ora voglio darvelo, perché la morte mi minaccia, e non voglio più aspettare. Specialmente quest'avvertmento riguarda a' Confessori, acciocché trattino con tutta la ritiratezza colle donne, le quali hanno per uso di trattare cogli uomini alla Francese, cioè scioltamente, onde più d'uno de' nostri ci può restare impacciato, tanto più che tali donne hanno un parlare che molto accetta. Per tanto io a tutti i nostri proibisco di visitare le donne Giovani, fuorché per necessità di confessare in malattia; ed in tal caso devono andare accompagnati, e non senza licenza del Superiore. Dippiù a Sacerdoti ed altri nostri proibisco così il dare regali a dette Giovani, come il prendergli da esse senza licenza del Superiore, il quale sia ritenuto a darlo.

Niuno procuri di avere al Confessionario quelle Penitenti che non vengono affatto per loro mera volontà. Questa lettera si legga dal Superiore a tutti nostri Confessori uniti fra di loro, e prego il Rettore per quiete di mia coscienza avvisarmi subito, se questa mia si è letta a detti Confessori. Sappia ognuno che di questo avvertimento io n'esigerò tutto il conto e con sommo rigore. E con ciò benedico V.R. e ciascuno de' nostri, e specialmente benedico ognuno che attentamente da oggi avanti attenderà ad osservare le cose che qui ho scritto.

Di V.R.

F.llo Alfonso M. Rettore Maggiore

A Scifelli

Lettura del Documento fatta da Laura Torino nel gennaio 2000.