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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
470. A Francesco Banditi, cardinale in Benevento.
"Desidero sapere, se in questa risposta vi sta per noi qualche speranza… Io vorrei parlare a dirittura col Papa, e vorrei mi dicesse, che abbiamo da fare per ricuperare la sua grazia. Noi stiamo con una consulta contraria del Fiscale di Leon, e questa consulta ancora pende. Pretende che il Re distrugga affatto le nostre Case, dicendo che noi abbiamo la Bolla di Benedetto XIV. Poste queste cose, noi che abbiamo da fare per contentare il Papa. Anche ci ha soppresso le facoltà, che avevamo della Penitenzieria, ed appena ci restano quelle che ci concedono i Vescovi. Ci vediamo castigati senza delitto. Torno a dire che cosa noi abbiamo da fare per ricuperare la grazia del Papa. Intanto la Congregazione è restata divisa, e con tal divisione non può far più quel bene che prima faceva. Prego Vostra Eminenza darmi animo, e consiglio."
"Noi Regnicoli non abbiamo tralasciato di fatigare. Si sono fatte più Missioni, specialmente Foggia, che vale per quattro, mentre almeno durerà per un mese e mezzo, e sta appuntata la Missioni di Nola, che anche durerà un altro mese, così quella di Nocera, ed altre; ma si fatiga senza le facoltà della Penitenzieria, lo che apporta un gran danno a molte Anime. Supplico suggerirmi qualche sentimento di sollievo, mentre vivo troppo afflitto per questa burasca venutaci sopra."
Parte di lettera riportata da Antonio M. Tannoia, Della vita ed istituto del Ven. Servo di Dio Alfonso M. Liguori, Libro IV, Cap.24, pp. 119 e 121.