495. A Giuseppe Gaetano Cardone, CSSR. Rettore in Pagani [Circolare].

Revoca la convocazione del Capitolo.

Pagani, 23. 07. 1783.

Viva Gesù, Maria, e Giuseppe

Sotto il dì 28 giugno di questo corrente anno 1783 con una mia circolare partecipai a V. R., come vedendomi nella mia decrepita età ed altri acciacchi impotente al governo della Congregazione avea rappresentato a S.M. un mio pensiero, qual'era di farmi eleggere un coadjutore colla futura successione dopo la mia morte e colla stessa mia autorità, durante la mia vita, e nello stesso tempo i sei Assistenti, il Procuratore generale, ed i Rettori delle Case, in sequela di quale mia rappresentanza al Real Trono, s'era degnata di approvare detta mia risoluzione; che però avea permesso, che ciascuna casa avesse eletto tre Deputati, i quali eleggere dovessero i sei Assistenti, il Procuratore generale, ed i Rettori delle case: seguita la quale elezione procedere si dovesse all'elezione del mio Coadjutore colla futura successione dopo la mia morte secondo stà disposto nel Regolamento.

Che però colla stessa mia circolare incaricava a V. R., che facesse costì succedere detta elezione de' tre accennati Deputati de' quali uno destinato essere dovea per Vocale, per concorrere all'elezione del mio Coadjutore. Fissava ancora il giorno 23 del corrente mese ed anno per darsi principio alle divisate elezioni e destinava la casa de Ciorani per luogo più proprio da farsi le suddette elezioni.

Confesso il vero. Mi credevo, che tutto avesse dovuto succedere con pace e senza rumore, e che la prefata elezione avesse dovuto arrecare molto vantaggio alla Congregazione.

Temendo però che la divisata elezione non avesse apportare delle funeste conseguente dopo matura consideratione dopo avermi raccomandato a Dio: riflettendo che il Real permesso per l'elezione è una mera grazia a me conceduta dal Sovrano, e che sta sempre in mio potere volerne o no fare uso sono venuto nella risoluzione non già di sospendere, differire, ma di cassare, come colla presente casso annullo rivoco in tutto e per tutto l'anzidetta mia circolare segnata sotto il divisato giorno 28 giugno di questo corrente anno, che però voglio, che non più si proceda e nelle case all'elezione de' suddetti Deputati ed alla divisata elezione dell'Assistenti, del Procuratore generale e Rettori delle case, e molto meno a quella del mio Coadjutore, non volendo, mentre il Signore mi dà vita alcuno Coadjutore nella divisata maniera: mentre per inabile che mi conosco al governo della Congregazione, col ajuto del mio P. Vicario D. Andrea Villani che di nuovo confermo nel suo ufficio e gli comunico tutta la mia autorità senza alcuna restrizione, spero di provvedere al meglio che si può al bene della Congregazione.

Che se mai in alcuna delle nostre case si fosse già fatta l'elezione de' suddetti Deputati, perché questi si sono intesi eleggere per procedere alla divisata elezione del mio Coadjutore, ora che questo per sempre si sospende, della elezione de' Deputati fatta in alcuna delle nostre case per questo atto particolare non si ne deve tenere più conto.

Ed affinché gli atti formati a tal oggetto non siano fumento di scissure dopo la mia morte, dò l'ubbidienza a tutti i Rettori locali, ed a qualunque altro Soggetto che l'avesse di farle tra lo spazio di giorni tre pervenire nelle mie mani. Finalmente essendo già terminati il triennio de' Rettori, penso fra giorni di creare i nuovi.

Voglio essere assicurato da V.R. del ricivo della presente.

Benedico V. R. e tutti.

Di V. R.

Pagani 23 luglio 1783

Alphonso M.a R.M.

P. D. Giuseppe Gaetano Cardone

Rettore in S. Michele

Trascrizione secondo l'originale conservato in A G.

Analisi della lettera fatta probabilmente dal P. O. Gregorio.

Pubblicata in Analecta, Roma, 2 (1923) 36-38.