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S. Alfonso Maria de Liguori
Meditaz. per li giorni dell'Avvento

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MEDITAZIONE III. - Sic... Deus dilexit mundum, ut Filium suum unigenitum daret (Io III, 16.).

Considera come l'Eterno Padre dandoci il Figlio per Redentore, per vittima e per prezzo del nostro riscatto, non poteva darci motivi più forti di speranza e d'amore, per darci confidenza e per obbligarci ad amarlo. Egli donandoci il Figlio,


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dice S. Agostino, non sa né ha più che donarci.1 Egli vuole che noi ci avvagliamo di quest'immenso dono, a fine di guadagnarci la salute eterna ed ogni grazia che ci bisogna; mentre in Gesù noi troviamo quanto possiamo desiderare: troviamo luce, troviamo fortezza, pace, confidenza, amore e gloria eterna; essendoché Gesù Cristo è un dono che contiene tutti i doni che possiamo cercare e desiderare. Quomodo non etiam cum illo omnia nobis donavit?,(Rom. VIII, 32). Avendoci Iddio donato il suo diletto Unigenito ch'è il fonte e tesoro di tutti i beni, chi può temere che voglia negarci qualunque grazia che gli cerchiamo? Christus Iesus factus est nobis sapientia a Deo, et iustitia et sanctificatio et redemptio (I Cor. I, 30).2 Iddio ce l'ha donato acciocché a noi ignoranti e ciechi ci fosse luce e sapienza per camminare nella via della salute: a noi rei dell'inferno fosse giustizia per aspirare al paradiso: a noi peccatori, santificazione per ottenere la santità: a noi finalmente schiavi del demonio, riscatto per acquistare la libertà de' figli di Dio. In somma, dice l'Apostolo che con Gesù Cristo noi siamo stati fatti ricchi di ogni bene e di ogni grazia, se la domandiamo per li meriti suoi. In omnibus divites facti estis..., ita ut nihil vobis desit in ulla gratia (I Cor. I, [5, 7]). E questo dono che ci ha fatto Dio del suo Figlio è un dono fatto a ciascuno di noi; poich'egli l'ha donato tutto ad ognuno, come se a lui solo fosse stato donato; sicché ognuno di noi può dire: Gesù è tutto mio, mio è il suo corpo, il suo sangue; mia è la sua vita, i suoi dolori, la sua morte, miei sono i suoi meriti. Perciò diceva S. Paolo: Dilexit me et tradidit semetipsum pro me (Gal. II, 20). E lo stesso può dire ciascuno: Il mio Redentore ha amato me, e per l'amore che mi ha portato si è dato tutto a me.




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2 Ex ipso autem vox estis in Christo Iesu, qui factus est... I Cor. I, 30.






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