Affetti e preghiere.

Dunque, Gesù mio, se voi non aveste accettata e sofferta la morte per me, io sarei rimasto già morto nel mio peccato, senza speranza di salute e di potervi più amare. Ma dopo che voi colla vostra morte mi avete ottenuta la vita, io di nuovo l'ho perduta volontariamente tante volte, ritornando a peccare: voi siete morto per guadagnarvi il mio cuore, ed io ribellandomi da voi l'ho fatto schiavo del demonio. Vi ho perduto il rispetto ed ho detto di non volervi per mio Signore. Tutto è vero, ma è vero ancora che voi non volete la morte del peccatore, ma che si converta e viva; e perciò siete morto per dare a noi la vita.

Io mi pento d'avervi offeso, Redentore mio caro, e voi perdonatemi per li meriti della vostra Passione; datemi la vostra grazia; datemi quella vita che mi avete comprata colla vostra morte e dominate da ogg'innanzi pienamente nel mio cuore. No, non voglio che ne sia più padrone il demonio; egli non e mio Dio, egli non m'ama, né ha patito niente per me. Per lo passato non è stato vero signore dell'anima mia, ma ladro; voi solo, o Gesù mio, siete il mio vero signore, che mi

avete creato e redento col vostro sangue; voi solo mi avete amato e amato tanto. È ragione dunque ch'io solamente di voi sia nella vita che mi resta. Ditemi che volete da me, ch'io tutto voglio farlo. Castigatemi come vi piace, io tutto accetto; risparmiatemi³ solo dal castigo di vivere senza il vostro amore; fate ch'io v'ami e poi disponete di me come volete.

Maria SS. rifugio e consolazione mia, raccomandatemi al vostro Figlio; la morte sua e l'intercessione vostra sono tutte le speranze mie.