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S. Alfonso Maria de Liguori
Meditazioni...giorni della novena

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MEDITAZIONE IX.

Ascendit autem et Ioseph..., ut profiteretur cum Maria desponsata sibi uxore praegnante (Luc. II, 4, [5]).

Avea Dio già decretato che il suo Figlio nascesse non già nella casa di Giuseppe, ma in una grotta e stalla di bestie, nel modo più povero e più penoso che può nascere un bambino; e perciò dispose che Cesare pubblicasse un editto che ciascuno andasse a scriversi nella propria città donde traeva l'origine. Giuseppe quando intese quest'ordine si pose in agitazione, se doveva lasciare o portar seco la Vergine madre, giacch'ella stava già vicina al parto. Sposa e signora mia, le dice, da una parte io non vorrei lasciarvi sola, dall'altra se vi porto mi affligge la pena che voi dovreste molto patire in questo viaggio così lungo ed in tempo così rigido; la mia povertà non mi permette di portarvi con quella comodità che si dovrebbe. Ma risponde Maria e gli fa animo dicendogli: Giuseppe mio, non temere, io verrò teco; il Signore ci assisterà. Sapeva ben ella per divina ispirazione, ed anche perché era bene intesa della profezia di Michea, che in Betlemme avea da nascere il divino Infante. Onde prende le fasce e gli altri poveri panni già preparati, e con Giuseppe si parte. Ascendit autem et Ioseph, ut profiteretur cum Maria.

Andiamo qui considerando i divoti e santi discorsi che in questo viaggio dovean fare questi due santi sposi della misericordia, della bontà e dell'amore del Verbo divino che tra poco dovea nascere e comparir sulla terra per la salute degli uomini. E qui consideriamo le lodi, le benedizioni, i ringraziamenti, gli atti di umiltà e d'amore ch'esercitavano per la via questi due gran pellegrini. Pativa molto certamente quella santa Verginella vicina al parto, in fare un tal cammino così lungo e per vie rotte e in tempo d'inverno; ma pativa con pace e con amore; tutte quelle sue pene le offeriva a Dio, unendole con quelle di Gesù che tenea nel seno.- Deh uniamoci ancor noi ed accompagniamo nel viaggio della nostra


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vita Maria e Giuseppe, e con essi accompagniamo il Re del cielo che va a nascere in una spelonca ed a fare la prima comparsa nel mondo da bambino, ma bambino il più povero e abbandonato che mai è nato tra gli uomini. E preghiamo Gesù, Maria e Giuseppe che per lo merito delle pene ch'essi patirono in questo viaggio, ci accompagnino nel viaggio che noi stiam facendo all'eternità. O beati noi, se in vita ed in morte ci accompagneremo e saremo sempre accompagnati da questi tre gran personaggi!




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