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S. Alfonso Maria de Liguori
Med. per otto giorni di esercizi spirituali

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MEDITAZIONE VIII - Dell'amore a Gesù crocifisso

 

Ah Gesù mio, e qual prova maggiore potevate voi darmi, per farmi conoscere l'amore che mi portate, che sacrificare1 la vostra vita su d'un patibolo infame di croce, per soddisfare i miei peccati e condurmi con voi in paradiso?

 

«Humiliavit semetipsum, factus obediens usque ad mortem, mortem autem crucis» (Phil. 2).2 Dunque il Figlio di Dio, per amore degli


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uomini, obbedendo3 all'eterno Padre, che lo voleva morto per la nostra salute, s'è umiliato sino a morire e morir crocifisso! E si troveranno uomini, che ciò credono, e non amano questo Dio?

 

Ah Gesù mio, quanto vi ha costato il farmi intendere che voi mi amate assai; ed io ingrato4 vi ho pagato d'ingratitudine. Deh accettatemi ora ad amarvi, mentre non voglio più abusarmi del vostro amore. V'amo, mio sommo bene, e vi voglio sempre amare. Deh ricordatemi sempre le pene, che avete patite per me, acciò io mi ricordi sempre d'amarvi.

 

Oh Dio, si parla da taluni della passione di Gesu-Cristo, o si ascolta parlarne altri, senza alcun sentimento d'amore e di gratitudine, come s'ella fosse una favola, o pure fosse la passione di una persona incognita, che a noi non s'appartiene!5

 

O uomini, perché non amate Gesu-Cristo? Ditemi, che avea da far di più questo nostro Redentore, per farsi amare da noi,6 che morire in un mare di disprezzi e di dolori?

 

Se il più vile di tutti gli uomini avesse patiti per noi i tormenti, che patì Gesu-Cristo, potressimo7 noi dispensarci dal portargli affetto, e dal mostrargli tutta la nostra riconoscenza?

 

Ma, Gesù mio, perché parlo agli altri e non a me? Qual'è stata sinora la gratitudine mia verso di voi? Misero,8 non ho pagato il vostro amore, se non con disprezzi e disgusti, che v'ho dati!

 

Deh perdonatemi; che da ogg'innanzi io voglio amarvi, e voglio amarvi assai. Troppo ingrato9 vi sarei, se dopo tante vostre finezze e misericordie v'amassi poco.

 

Consideriamo che quest'uomo di dolori inchiodato su quel legno d'obbrobrio è il nostro vero Dio, ed ivi non per altro sta patendo e morendo, che per nostro amore.

 

Crediamo dunque che Gesù crocifisso è il nostro Dio, e che muore per noi, e possiamo amare altra cosa che Gesu-Cristo?

 

O belle fiamme d'amore, voi che consumaste10 la vita del mio Salvatore sul Calvario, venite e consumate in me tutti gli affetti di terra. Fate ch'io arda sempre d'amore per questo Dio, che per amor mio ha voluto morire e sagrificar tutto se stesso.


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Quale spettacolo mai fu agli angeli il mirare il Verbo divino appeso ad un patibolo, e che moriva per salvare noi misere sue creature!

 

Ah mio Salvatore, voi non mi avete negato il sangue e la vita, ed io vi negherò il mio affetto? Vi negherò qualche cosa che da me chiedete? No; voi tutto a me vi siete donato, io tutto11 a voi mi dono senza riserba.

 

Anima mia, guarda sul Calvario il tuo Dio crocifisso e moribondo, vedi quanto patisce; e poi digli: Dunque, Gesù mio, voi perché troppo mi avete amato,12 perciò troppo siete afflitto e tormentato su questa croce! Meno sareste afflitto, se meno mi aveste amato.13

 

Ah mio caro Redentore, e qual moltitudine di dolori, d'ignominie e d'afflizioni interne vi tormenta su questa croce! il vostro sagrosanto corpo pende da tre uncini di ferro, e non posa che sulle vostre piaghe: la gente che vi sta d'intorno, non fa altro che deridervi e bestemmiarvi: la vostra bell'anima poi internamente è assai più afflitta che 'l corpo. Ditemi, perché tanto patite? Voi mi rispondete: Tutto patisco per tuo amore; ricordati dunque dell'affetto che ti ho portato, ed amami.

 

Sì, Gesù mio, vi voglio amare. E chi amar vogl' io, se non amo un Dio morto per me? Per lo passato, amor mio, io v'ho disprezzato, ma ora non ho maggior pena che il ricordarmi de' disgusti che v'ho dati, ed altro non desidero che d'esser tutto vostro.14 Ah Gesù mio, perdonatemi, e poi tiratevi il mio cuore, ligatelo,15 feritelo ed infiammatelo tutto del vostro amore.

 

Consideriamo quanto furono amorosi i sentimenti di

Gesu-Cristo, allorché presentò le mani e i piedi per esser inchiodato alla croce, offerendo in quel punto la sua vita divina all'eterno Padre per la nostra salute. Amato mio Salvatore, quando penso quanto vi costa l'anima mia, non posso disperare del perdono. Per quanto grandi e molti sieno i miei peccati, io non voglio disperar di salvarmi, mentre voi avete già soddisfatto soprabbondantemente per me. Gesù mio, speranza mia ed amore mio, quanto v'ho16 offeso, tanto vi voglio amare. Vi ho offeso assai, vi voglio amare assai. Voi che mi date questo desiderio, voi m'avete17 d'aiutare.

 

Eterno Padre, «Respice in faciem Christi tui».18 Mirate il vostro moribondo [Figlio]19 su quella croce, guardate quel volto livido, quel


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capo coronato di spine, quelle mani trafitte, quelle carni lacerate: ecco la vittima sagrificata per me, a voi la presento, abbiate di me pietà.

 

«Dilexit nos, et lavit nos a peccatis nostris in sanguine suo» (Apoc. 1. 5). Che timore abbiamo de' peccati nostri, che c'impediscano20 il farci santi, se Gesù ha fatto un bagno del suo sangue divino per lavare da quelli l'anime nostre? Basta che noi ce ne pentiamo, e vogliamo emendarci.

 

Gesù stando in croce a noi pensava, e di ci preparava tutte le grazie e misericordie, che poi ci ha usate, con tanto amore, come non avesse a salvare che solamente ciascuna dell'anime nostre in particolare.

 

Dunque, Salvator mio, sulla croce già vedevate l'offese ch'io avea da farvi, e voi in vece di castighi mi apparecchiavate lumi, chiamate amorose e perdono. Ah Gesù mio, dovrà più succedere ch'io21 dopo tante grazie abbia da tornare ad offendervi e separarmi da voi? Ah Signor mio, non lo permettete. Se non v'ho22 da amare, fatemi morire. Vi dirò con S. Francesco di Sales:23 «O morire, o amare: o amare, o morire».

 

 

 

 

 




1 [27.] sacrificare) sagrificare ND VR NS.



2 [31.] Philipp., 2, 8.



3 [1.] obbedendo) ubedendo ND; ubbidendo NS.



4 [5.] ingrato) ingrata ND VR NS.



5 [13.] a noi non s'appartiene) che non ci appartiene NS.



6 [15.] da noi) da voi ND VR NS.



7 [18.] Potremmo.



8 [21.] misero) misera ND VR NS.



9 [24.] ingrato) ingrata ND VR NS.



10 [31.] consumaste) consumate NM.



11 [5.] tutto) tutta ND VR NS.



12 [8.] amato) amata ND VR NS.



13 [9.] amato) amata ND VR NS.



14 [21.] tutto vostro) tutta vostra ND VR NS.



15 [22.] ligatelo) legatelo VR.



16 [31.] v'ho) vi ho NS.



17 [33.] m'avete) mi avete NS.



18 [34.] Ps., 83, 10.



19 [35.] Figlio, om. in NDm NM e in altre edizioni.



20 [4.] impediscano) impediscono ND.



21 [13.] ch'io) che io NS.



22 [15.] v'ho) vi ho NS.



23 [16.] S. FRANCESCO DI SALES, Trattato dell'amor di Dio, l. XII, c. 13; Opere, I, Venezia 1735, 410: «O amare, o morire; morire ed amare, morire ad ogni altro amore per vivere a quello di Gesù, per non morire eternamente, ma vivere nel vostro eterno amore». Cfr. Oeuvres, V, Annecy 1894, 346.




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