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S. Alfonso Maria de Liguori
Novena de' Morti

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I

 

Molte sono le pene che patiscono quell'anime benedette, ma la maggiore è il pensiero che esse2 coi loro peccati commessi in vita sono state la causa de' dolori che soffrono.

 

O Gesù mio Salvatore, io tante volte mi ho meritato l'inferno, ora qual pena sarebbe la mia, se io fossi già dannato, in pensare di avermi io stesso causata la mia dannazione! Vi ringrazio della pazienza che avete avuta con me. Mio Dio, perché voi siete bontà infinita, io v'amo sopra ogni cosa, e mi pento con tutto il cuore di avervi offeso. Vi prometto prima morire che mai più offendervi; datemi voi la santa perseveranza, abbiate pietà di me: ed abbiate pietà ancora di quelle anime benedette, che ardono in quel fuoco.

 

Madre di Dio Maria, soccorretele voi colle vostre potenti preghiere.

 

Diciamo un Pater ed un Ave per quell'anime: Pater noster etc. Ave Maria etc.

 

E poi tutto il popolo seguirà a cantare la seguente canzoncina: «Quelle figlie e quelle spose, che son tanto tormentate, o Gesù, voi che l'amate, consolate per pietà».

 




2 [11.] che esse) ch'esse N NP.




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