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S. Alfonso Maria de Liguori
Novena de' Morti

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 V

 

Un'altra gran pena di quelle anime benedette è lo stare in quel fuoco a patire, senza sapere quando finiranno i loro tormenti. Sanno bensì per certo che ne saranno liberate un giorno, ma l'incertezza del quando giungerà il fine del loro penare, è per esse un tormento ben grande.

 

Misero me, Signore, se m'aveste mandato all'inferno! Ivi sarei certo di non uscire più da quella carcere di tormenti. V'amo sopra ogni cosa, bontà infinita, e mi pento con tutto il cuore di avervi offeso. Vi prometto prima morire che mai più offendervi; datemi voi la santa perseveranza, abbiate pietà di me; ed abbiate pietà ancora di quelle sante anime, che ardono nel fuoco.

 

O Madre di Dio Maria, soccorretele voi colle vostre potenti preghiere.

 

Pater, Ave. «Quelle figlie», etc.

 




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