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S. Alfonso Maria de Liguori
Orazioni alla divina Madre

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Preghiera d'un autor divoto.1

O Maria, quanto vi debbo! Voi sagrificaste alla morte il vostro Figlio per me: voi colle vostre preghiere m'avete liberato da' castighi meritati: voi m'avete impetrata la grazia di tornare a Dio, e di non cadere in tanti assalti che dopo m'ha dati il demonio. Io vi ringrazio, Madre mia benedetta, vi benedico, e v'amo tanto, che godo più degli onori che vi fa la Chiesa e 'l Paradiso, che se fossero a me fatti: godo più de' pregi che vi ha donati Dio, che se gli avesse dati a me, perché voi ne siete tanto di me più degna. Io vi prometto, Signora, perpetua servitù: voglio lodarvi quanto posso, e promovere la vostra divozione, acciocché siate amata da tutti. Altra paga da voi non voglio, che m'ottenghiate la perseveranza sino alla morte, e la grazia d'amare Dio con tutto il cuore. Regina mia, avrete l'animo di veder dannato uno che v'ama? A voi consegno l'anima mia; deh non perdete quanto avete fatto per me. E perciò fatemi morire amandovi, col vostro nome e del vostro Figlio nel cuore e nella bocca, dicendo: Gesù e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia. Amen.




1 Non sappiamo chi sia il divoto autore di questa preghiera. Essa si trova solo nella I ed. delle Glorie di Maria, (Napoli, Pellecchia, 1750), a principio della parte seconda, dopo l'indice.




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