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Sant'Alfonso Maria de Liguori Pratica del confessore IntraText CT - Lettura del testo |
APPENDICE II1
Dell'assistenza a' moribondi
L'opera di aiutare i moribondi a ben morire è l'opera di carità più cara a Dio e più utile per la salute dell'anime, mentre nel tempo della morte (da cui dipende l'eterna salvezza di ciascuno) gli assalti dell'inferno son più terribili e gl'infermi son meno atti ad aiutarsi da per se stessi. Il Signore per comprovare quanto gradisce l'assistenza a' moribondi, più volte fe' vedere a s. Filippo Neri gli angioli che suggerivano le parole a' religiosi ministri degl'infermi2. Quest'opera poi non è officio solamente de' parroci, ma d'ogni sacerdote. Ma, parlando specialmente de' parroci, dice il Rituale Romano3 che una delle principali incombenze del parroco è l'assistere a' moribondi; onde
vuole ch'egli, subito che saprà esservi qualche infermo de' suoi sudditi, vada da sé a trovarlo, senz'aspettar la chiamata: e vi vada spesso, se l'infermo è infermo ancora di spirito. E che, se mai fosse impedito, vi mandi qualche altro sacerdote; ma questi dev'esser pio e prudente, mentre alcuni sacerdoti alle volte in far tale officio sogliono essere più di danno che d'utile così agl'infermi, come all'anime proprie e de' domestici, il cui profitto in tale occasione anche deve procurarsi dal sacerdote che assiste. Avverte il Rituale che, quando non potesse aversi un sacerdote, almeno procuri il parroco di fare assistere l'infermo da qualche laico di buona vita, e che sia prudente, il quale l'aiuti co' buoni sentimenti.