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S. Alfonso Maria de Liguori Predica della chiamata IntraText CT - Lettura del testo |
PUNTO II.
Pensate uditori, se mai quel Ré, che abbiamo detto, avendo mandata l'offerta del perdono al suo vassallo condannato, purché sene fusse pentito, il condannato gli avesse mandato a rispondere, che ci volea pensare, e che appresso sene parlava, perché allora non stava a commodo di pentirsi. Considerate che sdegno verrebbe al Ré di castigarlo, e abbandonarlo nelle sue miserie?
Fratelli miei la Missione è una grande misericordia di Dio, per quelli, che sene sanno servire con obbedire subito alla divina chiamata. Ma per i sordi, ed ostinati la Missione sapete a che servirà? servirà, non voglia mai Dio, per fargli venire sopra più presto il castigo di Dio. Poveri quelli, che alla Missione non si convertono. E che speranza ci è più? Che Dio poi li venga a chiamare un'altra volta?
Dio chiama, ma non sempre chiama. Perciò ò detto, che quando Dio chiama bisogna subito obbedire a Dio, temendo che Dio non chiami più. Se S. Pietro, se S. Andrea non avessero subito obbedito alla chiamata di Giesù Cristo, come abbiamo detto, io non so, se Giesù Cristo l'avrebbe tornati a chiamare.
So bene dall'Evangelio, che a quel giovine, che chiamato dal Salvatore rispose, che l'avesse permesso di andare ad aggiustare le cose di sua casa: Sequar te Domine, li disse, sed permitte mihi primum renuntiare his, quae domi sunt19. E Giesù Cr., che li rispose? Nemo mittens manum ad aratrum, et respiciens retro aptus est Regno Dei20. Niuno, li rispose, come significa, niuno, che si mette a servirmi, e torna ad amare il mondo, ch'à lasciato, è degno poi del mio Regno.
Piangeva Giesù Cr. la ruina di Gerusalemme, vedendo, che quella città ingrata non si sarebbe approfittata della visita pietosa, ch'egli le faceva. Videns civitatem flevit super illam. S. Luc. 20. 4021. E colle lacrime l'annunciò il terribile castigo di dovere essere tutta distrutta in pena di non aver voluto ricevere la grazia della sua visita: Eo quod non cognoveris tempus visitationis tuae22 .
Popolo di N., ora Giesù Cristo è venuto a visitare anche voi colla santa Missione per usarvi misericordia, e perdonare chi l'à offeso. Io tremo però, che Giesù-Cristo sta guardando qualcheduno di voi, che disprezzerà questa sua visita amorosa, Giesù Cr. lo guarda, e piange. Piange la sua anima, e la sua dannazione eterna.
Fratello mio, devi tremare tu ancora, pensando, che questa sarà l'ultima misericordia che t'usa Dio. Presto bisogna tornare a Dio, non fare più il sordo; altrimenti senti il castigo, che minaccia Dio a quelli, che non corrispondono alle divine chiamate: Quia vocavi: et renuistis, in interitu vestro ridebo, et subsannabo vos23. Voi a questa Missione nemmeno mutarete24 vita chiudendo l'orecchio alla voce di Dio; e Dio che farà? e Dio nella vostra morte vi abbandonerà; gridarete25, piangerete per non all'andare all'inferno, e Dio farà il sordo, come voi meritate.
Sentite questo fatto orribile d'un certo giovine scapestrato, come narra il P. Gisolfo, che esortato a mutar vita, rispondeva: Padre, e che ora ò da morire? ci è tempo. Appresso se ne parla. Che avvenne? Fu ferito a morte questo giovine, fu chiamato a corrervi quell'istesso Padre, che l'avea ammonito, e dicendogli allora, che cercasse perdono a Dio, il giovine rispose: Padre non è più tempo. Replicò il Padre: Nò figlio, Giesù Cristo è ancora pronto a perdonarti, basta che ti [penti]. Il giovine tornava a dire: Padre non è più tempo. E così contrastando, e ch'è tempo, e non è tempo, il povero giovine se ne morì, spirò senza confessarsi, e senz'assoluzione26.
Eh ch'è troppo vero quello, che dice Isaia: Quaerite Dominum, dum inveniri potest27. Bisogna cercare Dio, quando è tempo di trovarlo. Dunque non è sempre tempo di trovare Dio. Ma questo tempo della Missione, che pensate peccatori miei, è tempo di trovare Dio? Certo ch'è tempo. Nunc tempus acceptabile28. Apposta Dio è venuto colla santa Missione. Non sentite, che Giesù Cristo medesimo vi chiama, e vi dice ora: Figli tornate a me: anime cercatemi perdono, perché voglio perdonarvi. Apposta son venuto.