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S. Alfonso Maria de Liguori
Regole…Monastero Regina Coeli

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Cap. VIII. Del noviziato e dell'educandato.

 

1. Il noviziato dovrà essere diviso da' dormitorj e luoghi delle professe; ed ivi dovranno dimorare le novizie di giorno e di notte colla loro maestra; e non sarà lecito alle professe di andarvi; né parlare con alcuna novizia senza espressa licenza della badessa. Dovranno bensì la novizie convenire colle altre così nel refettorio, come nel coro, il giorno e la notte, a far l'orazione comune e dir l'ufficio. Potranno nondimeno qualche volta le novizie essere dispensate dal mattutino, per esser il tempo incomodo, e queste di età alquanto tenera.

 

2. Le novizie siano governate con grande attenzione da maestra matura e discreta, col consiglio del confessore. Pertanto a lei sola spetterà la cura delle novizie, né altra monaca o zia o sorella o in altro modo parente, potrà in ciò intromettersi, siccome sta ben anche ordinato negli ordini della s.c. La sola maestra dunque attenderà ad ammaestrarle circa l'orazione mentale, la recitazione dell'officio, e circa l'osservanza di tutte le regole e costumanze del monastero; ond'ella sola potrà comandarle, e non altra (fuori della badessa), riprenderle dei loro difetti, e dar loro anche la penitenza, quando mancano. In caso che la maestra fosse inferma, dovrà sostituirsele un'altra monaca anche matura e prudente, coll'approvazione dello stesso confessore.

 

3. Il luogo poi dell'educandato sarà altresì diviso da quello delle professe, ed anche delle novizie; ed in questo dovranno l'educande dimorare nel giorno e nella notte. Ivi le medesime staranno impiegate ne' dovuti esercizj e lavori colla loro maestra. Parimenti si proibisce alle professe ed anche alle novizie di andare a tal luogo senza licenza della madre.

 

4. Le suddette educande per uso inveterato, convengono al coro, al refettorio, e ad altri atti comuni colle monache.

 

5. Si avverta di più che non si possono ricevere monacheprofessenovizie di altri monasterj, quantunque fossero dello stesso ordine: s'intende, purché le novizie abbiano già preso l'abito in altro monastero.

 




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