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S. Alfonso Maria de Liguori
Regole... Seminario di S. Agata

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Capitolo II - Dell'osservanza de' seminaristi circa le virtù

 

I. - Circa la modestia.

Saranno i seminaristi molto osservanti della virtù della modestia e dell'onestà.

 

Onde per 1.o. Niuno entrerà in letto, né uscirà da quello senza la sottana addosso, ed ognuno si spoglierà e vestirà seduto all'incontro lo stipo. Solamente in tempo d'inverno, quando il freddo fusse troppo avanzato, potrà togliersi o porsi le calzette, ma sotto le coverte. Nel riposo poi del giorno in tempo di està ciascheduno si porrà sul letto vestito come si trova.

 

In mutarsi la camicia procurino di non restar nudi, ma adattino la camicia nuova in modo che ella venga a covrirli prima che si togliano l'antica. E quando occorresse ad alcuno di doversi cambiare di giorno, lo farà chiuso nel camerino. Ciascheduno poi dovrà stare in letto sempre con camicia e sotto-calzone, volgarmente detto calzonetto, e sempre tenendo i piedi e le braccia coverte.

 

Per 2.o. Attenda ognuno con somma cautela alla modestia ||7|| degli occhi, con tenerli bassi non solo nella chiesa e nella cappella, ma anche nelle strade e nel refettorio, guardandosi di mirare alcuno oggetto che possa essergli di tentazione. Nel che molto debbono invigilare i prefetti in accusare gl'immodesti e 'l rettore in mortificarli. Questa modestia debbono esercitarla ancora con se stessi nello spogliarsi e vestirsi, e specialmente nel mutarsi la camicia.

 

Per 3.o. Si guardino dal dire parole immodeste. Che se mai la parola fosse ancora scandalosa, questa non passerà senza castigo notabile, come di frusta, di digiuno in pane ed acqua, o simile. E se in tal difetto alcuno ricaderà, sappia che irremisibilmente sarà licenziato dal seminario. Inoltre si astengano di parlare di casamenti, di casi disonesti avvenuti, di balli, festini, comedie profane, racconti di romanzi e d'ogni altra cosa che può svegliare nella mente pensieri contro la purità.

 

Per 4.o. Si guardino similmente di leggere o di tenere romanzi, poeti [ = poemi] od altri libri che parlano d'amor profano. Chi in ciò mancarà, anche sarà castigato rigorosamente.

 

Per 5.o. Tanto maggiormente si guardino poi di far burle di mano con toccarsi l'un coll'altro, ed anche d'accostarsi troppo vicino a' compagni, specialmente a coloro che si trovano in letto.

 

Per 6.o. Ognuno dovrà sedere nel suo luogo assegnatoli dal rettore, così nella scuola come nella mensa; ed anche nella ricreazione


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della sera ognuno dee sedere nel luogo destinatogli dal prefetto, il quale attenderà a dividere i discoli l'un dall'altro. ||8|| Nella mensa ciascuno in cibarsi tenga modestamente le mani sopra la tavola, e quando avrà finito di mangiare, si trattenga in atto composto colle mani sul petto.

 

Per 7.o. Nelle uscite in campagna i seminaristi non alzino la sottana, né facciano danno o altra insolenza, e perciò tutti stiano sempre a vista del prefetto e vicini, in modo che egli possa vedere e sentire quanto essi fanno e dicono.

 




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