Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
S. Alfonso Maria de Liguori
Selva di materie predicabili

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 198 -


§. 6. Del sentimento di pace.

 

Il sentimento di pace il quale si fa dopo la disciplina, a differenza di quello che si fa nella comunione generale, secondo il Bari, ha sei parti. I. Reassunzione. II. Applicazione. III. Prova. IV. Esempio. V. Moralità. VI. Mozione. E per I. si riassume in breve qualche punto della predica fatta. Per II. si applica a chi porta odio, annunziando il castigo che cadrà sopra i vendicativi. Per III. si proverà ciò con qualche passo di scrittura o di santi padri, e con ragioni, provando quanto dee temere della vendetta divina chi vuol vendicarsi; e quanto all'incontro dee sperare il perdono da Dio chi perdona. Per IV. si confermerà l'assunto con un breve esempio. Per V. si passerà alla moralità. Per VI. in fine si ecciterà il popolo alla pace, con perdonarsi scambievolmente le offese ricevute. Ed anche dopo finito il sentimento seguirà il padre ad eccitare gli ascoltanti a perdonare, con diversi motivi che si soggiungeranno in fine dell'esempio. Ma si spieghi che non colui il quale ha offeso, ma colui ch'è stato offeso e vuol perdonare deve venir a dire segretamente all'orecchio del padre l'offesa ricevuta. Quando venisse il solo offensore, costui si rimandi con qualche buona parola, e non si nominifattopersona. Quando poi viene l'offeso, se l'offesa è stata segreta, procurisi di farsi fare segretamente la riconciliazione; ma s'è stata pubblica, si chiamerà l'offensore, purché non sia qualche ecclesiastico, acciocché si abbraccino a' piedi del crocifisso. E se non si trovasse ivi l'offensore, si faccia abbracciare l'offeso con qualche suo parente stretto. Si avverta non però che se l'odio è nato per causa di onore, allora basterà solamente dire all'offeso che perdoni col cuore, senza far succedere l'abbracciamento; altrimenti può nascerne scandalo o fomento di qualche rea amicizia.

 

Esempio del sentimento di pace.

 

I. Reassunzione. Avete inteso, fratelli miei, il conto che senza meno


- 199 -


abbiamo da rendere a Gesù Cristo e la sentenza terribile che da Gesù Cristo sarà data contra i peccatori. II. Applicazione. Giobbe, uomo così santo, pensando al giudizio di Dio, dicea: Quid... faciam cum surrexerit ad iudicandum Deus? et cum quaesierit, quid respondebo illi1? E tu, fratello mio, che risponderai a Dio quando ti cercherà conto della tua vita? E specialmente dimmi che risponderai tu che porti odio a quella persona, e con tutta la predica di stasera, pure stai col pensiero di vendicarti? III. Prova. La vendetta tocca solo a Dio, ch'è giusto punitore de' peccati e perciò si chiama Deus ultionum. E tu, verme miserabile, la vuoi fare da Dio? Ma senti il castigo che minaccia s. Giacomo a chi non vuol perdonare: Iudicium... sine misericordia illi qui non fecit misericordiam2. Ora tu non vuoi perdonare al prossimo tuo l'offesa che t'ha fatta? e quando poi tu vorrai misericordia da Gesù Cristo, allorché verrà a giudicarti, esso giustamente te la negherà. Tu stesso allora, dice s. Agostino, non avrai animo di cercare a Dio pietà, mentre ora non vuoi perdonare: Qua fronte, dice il santo, indulgentiam peccatorum obtinere poterit qui ei praecipienti dare veniam non acquiescit? Ora tu vuoi vendicarti contra del tuo prossimo, e Gesù Cristo allora anche vorrà vendicarsi contro di te. Mea est ultio, parla il Signore, et ego retribuam in tempore3. Se altre ingiurie non avessi fatte a Dio, ti pare poca ingiuria questa che gli fai stasera, di voler seguitare a odiare il prossimo tuo, quando Gesù Cristo ti esorta stasera, e te lo comanda e quasi anche ti prega a perdonarlo per amor suo? IV. Esempio. Si narra di s. Giovan Gualberto, ch'essendogli stato ucciso un suo cugino, un giorno incontrò l'uccisore, il quale gli cercò il perdono per amore di Gesù Cristo. Il santo, sentendo ciò, gli perdonò. Entrò poi in una chiesa, ed ivi l'immagine d'un crocifisso che vi stava calò la testa e lo salutò, come l'avesse ringraziato per aver perdonato per amor suo. O pure può narrarsi il seguente fatto. Vi era un uomo potente che avea sette nemici, e volea vendicarsi di tutti sette. S. Caterina da Siena lo pregò che per amore di Gesù Cristo perdonasse almeno ad un solo di que' suoi nemici. Colui lo fece, e in far ciò intese tanta consolazione interna che se ne andò presto a dire a s. Caterina che per amor di Gesù Cristo perdonava a tutti. V. Moralità. Così dunque il Signore s'abbraccia al cuore coloro che per amor suo perdonano a chi li ha offesi. Fratello mio, se vuoi tu ancora esser abbracciato da Gesù Cristo, bisogna che perdoni e t'abbracci con chi ti ha offeso: Dimitte et dimittemini, dice Dio4. Perdonate voi ed io vi perdono. Senti; se stasera tu, per dar gusto a Dio, ti scordi delle offese ricevute e perdoni, Dio si scorderà delle offese che gli hai fatte e ti abbraccerà come figlio. VI. Mozione. Via su, cristiano mio, tu che hai ricevuta qualche offesa dal prossimo tuo, vieni a dirla prima segretamente all'orecchio del padre, perché poi farai pace ai piedi del crocifisso. Oh beato chi sarà il primo a fare questo bell'atto stasera e a dare il buon esempio! Vieni su, Gesù Cristo t'aspetta ecc.

 

Questo sentimento si è posto così in iscorcio per darne un'idea succinta;


- 200 -


chi poi lo farà, lo stenderà a modo suo, come meglio gli parrà. Giova qui notare finalmente diversi motivi che possono dirsi, per indurre gli offesi a perdonare, v. gr. I. Via su questo gusto a Gesù Cristo stasera, vieni a perdonare, ec., mentre io non te lo cerco per amor mio, ma per amore di Gesù crocifisso, dal quale se tu perdoni ti sarà perdonato; e se no, non ardire di cercargli perdono, perché ti volterà le spalle e nel giorno del giudizio ecc. II. Vedi che il demonio ora ti sta tentando che non ci venga a perdonare; e ti sta dicendo che ti è vergogna se perdoni. Ma tu gli hai da rispondere: dunque è stata vergogna a Gesù Cristo l'aver perdonato a coloro che lo crocifissero? Eh via, non istare a sentire il demonio; senti Gesù Cristo che ti dice stasera: se vuoi ch'io faccia pace con te, fa pace tu col prossimo tuo. III. Via su che aspetti? fatti forza, non ti lasciar vincere dal demonio. questo gusto a Gesù Cristo e a Maria Vergine, che ora stanno a vedere che fai. IV. Oh che consolazione sentirai dopo aver fatto questo bell'atto! Presto, vieni ec. V. Vedi e trema, che se stasera non perdoni, Dio t'abbandonerà e sarai dannato. VI. Orsù, ecco che viene, lasciatelo passare. Vieni su a Gesù Cristo re della pace. Viva Gesù Cristo, e crepi l'inferno. Allegramente su ec.

 

L'esempio poi dell'altro sentimento di pace che si fa al popolo prima della comunione generale, si metterà quando si parlerà del soliloquio per la comunione.

 




1 Iob 31. 14.



2 2. 13.



3 Deuter. 32. 35.



4 Luc. 6. 37.






Precedente - Successivo

Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) © 1996-2006 EuloTech