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S. Alfonso Maria de Liguori
Selva di materie predicabili

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CAP. IX. Esercizj divoti che si lasciano raccomandati a praticarsi dopo la missione.

 

§. 1. Esercizj da praticarsi dal popolo.

 

Al popolo si lascia raccomandata per 1. la meditazione in comune nella chiesa, la quale più facilmente può farsi nella mattina in tempo della prima messa nel seguente modo. Un sacerdote o pure un chierico, prima di uscir la messa leggerà gli atti della preparazione che stan notati nel libretto. Indi leggerà un breve punto di meditazione, e poi uscirà immediatamente la messa, seguendo a meditare la gente il punto che si è letto. Dopo fatta la consacrazione si leggerà un altro punto, ed in fine della messa si diranno gli atti cristiani scritti nel medesimo libretto. Si raccomandi poi che la meditazione da quel sacerdote che la non si detti, ma si legga. È vero che molti sacerdoti hanno il talento di dettarla, ma quando taluno si mette a dettar sempr'esso la meditazione, da ciò ne soglion nascere due inconvenienti. Il primo, che, dettandosi la meditazione, chi la facilmente si stende per tutto quel tempo a parlare, e con ciò la gente non si avvezza a meditare, ma a sentire; in modo che quando poi alcuna persona non può venire alla chiesa e non ha chi gli detta la meditazione non sa che farsi, perché non sa meditare, e lascierà di farla. Il secondo inconveniente si è che quel sacerdote non


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potrà o non vorrà sempre assistere; e mancando lui cesserà questo bello esercizio. Così è avvenuto in certi luoghi, dove ha cominciato qualche sacerdote a dettare al popolo ogni giorno la meditazione; ma poi, o perché è mancata la gente o perché gli è venuto in fastidio un tal peso, ha lasciato, e così si è tolta la meditazione in comune. Pertanto si raccomandi che la meditazione sempre si legga, e si legga a voce forte ed a passo a passo, acciocché tutti la sentano e la capiscano. E si raccomandi poi caldamente che questo pio esercizio di tanto frutto non si tralasci mai, ancorché per l'avvenire manchi il concorso, come per lo più accade; basta che v'assistano quei pochi che son perseveranti.

 

Per 2. si raccomandi la visita al ss. sacramento; la quale si farà così. Da un sacerdote vestito di cotta e stola si esporrà la sacra pisside con sei candele, e da lui stesso poi si leggeranno gli atti cristiani, secondo il libretto fatto a posta per la detta visita. Questa visita sarà bene di farla verso le ventitre ore e mezzo, quando la gente si ritira dalla campagna. Dopo si leggeranno gli atti per la visita notati nel libretto fatto a parte. Per 3. si lasci raccomandata la divozione di visitar le croci. Per 4. si raccomandi la divozione per gli agonizzanti, mentovata di sopra, cioè che, stando in agonia qualche persona del paese, al suon di cinque tocchi che si daranno colla campana grande, ognuno dica tre Pater ed Ave per il buon passaggio di quell'anima.

 

Per 5. si raccomandino gli esercizj divoti delle figliuole, che si faranno ogni domenica al giorno in qualche chiesa o cappella nel seguente modo. Per prima si dirà il rosario con una canzoncina divota in fine. Indi il sacerdote assegnato farà una breve istruzione di tutto ciò che le figliuole hanno da praticare poi nella settimana secondo le regole che qui in fine si noteranno. Le istruirà pertanto come hanno da fare l'orazione mentale e gli atti che hanno da fare nella comunione, nella visita al ss. sacramento, nel sentir la messa ed anche nel faticare, alzando spesso la mente a Dio. Le istruirà ancora sopra le virtù della mortificazione, dell'umiltà, della pazienza e sopra tutto della preghiera, insegnando loro come si hanno da raccomandare a Dio nella mattina, nella sera e tra la giornata e specialmente in tempo di tentazioni, invocando allora più volte i santissimi nomi di Gesù e di Maria in aiuto, sino che cessi la tentazione. Dopo questa istruzione si reciterà la coronella di Maria addolorata. Ed in fine si farà un sermoncino o meditazione breve, che non passi un quarto d'ora in circa, insieme coll'atto di dolore. La materia del sermone o meditazione sarà per lo più del peccato o della morte, del giudizio, dell'inferno, del paradiso, dell'eternità o della passione di Gesù Cristo. Finito il sermone, si manderanno tutte unite a far la visita al ss. sacramento ed alla b. Vergine, dopo cui si ritireranno in casa. Tutto l'esercizio non durerà più d'un'ora e mezzo. Si assegnino dal predicatore due zitelle più grandi, le quali abbiano il pensiero di venire prima delle altre e di far cominciare il rosario ed anche di notare quelle figliuole che mancano, per avvisarne le madri. Si assegnino ancora due altre zitelle zelatrici, che avranno la cura di avvisare allo stesso sacerdote i mali portamenti


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di qualche figliuola, acciocché possa farsele la correzione.

 

Pratiche divote che debbono osservarsi da ogni figliuola che viene agli esercizj divoti.

 

Per 1. in levarsi la mattina ringrazii il Signore, poi gli offerisca tutto ciò che farà e patirà in quel giorno. E dopo con tre Ave Maria, pregherà la ss. Vergine che in quel giorno la tenga sotto il suo manto e la liberi da ogni peccato. Per 2. faccia l'orazione mentale per mezz'ora o almeno per un quarto, pensando alla passione di Gesù Cristo o pure alle massime eterne. Quest'orazione la farà nel tempo e luogo più comodo che avrà, in chiesa o in casa. Per 3. senta la messa sempre che può, e faccia la visita al ss. sacramento ed alla s. Vergine, se non in chiesa, almeno dalla casa. Per 4. nella sera farà l'esame di coscienza cogli atti cristiani di fede, speranza, amore e dolore; e prima di andare a letto con tre altre Ave Maria, di nuovo si metta sotto il manto della Madonna. Per 5. si comunichi in ogni domenica e più spesso quando potrà: ma sempre col consiglio del padre spirituale. Per 6. in onore di Maria ss. reciti ogni giorno cinque poste di rosario, faccia il digiuno nel sabato in pane ed acqua, o come meglio potrà, e le novene nelle sette festività della Madonna, secondo le assegnerà il predicatore. Per 7. procuri di star sempre ritirata, sfuggendo di andare a' conviti, a feste e di trattenersi in casa d'altri, ancorché di parenti. Fuggirà poi come la morte il burlare e ridere cogli uomini ed anche il parlar loro; e dovendo parlare per necessità, lo farà con poche parole e cogli occhi bassi. Non mai starà affacciata alle finestre o seduta avanti alla porta della sua casa, né canterà mai canzoni profane. Per 8. osserverà silenzio in chiesa e per le strade, e farà anche un'ora di silenzio stando in casa. Per 9. vestirà modestamente con veste di colore oscuro, col fazzoletto sempre in testa ed avanti gli occhi quando si troverà in chiesa o nelle vie. Non porterà orozagarelle né altre vanità. Per 10. fugga ogni peccato veniale fatto ad occhi aperti, specialmente in dir bugie, mandar imprecazioni e far atti d'impazienza; e sopporti con pace le fatiche, le ingiurie e tutte le cose contrarie, dicendo allora: Gesù Cristo mio, sia per te; Madonna mia, dammi pazienza. Dio ti faccia santa ec. Per 11. ubbidisca al confessore in quanto alle cose dell'anima ed a' genitori in quanto al governo della casa: si è detto in quanto al governo; perché, se i genitori volessero maritarla per forza, ella non è tenuta ad ubbidire. Per 12. quando muore una zitella ch'è stata solita di venire agli esercizj, tutte le altre dovranno far per essa cinque comunioni e per una settimana le applicheranno il rosario.

 




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