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Sant'Alfonso Maria de Liguori
Storia delle Eresie

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CONFUT. IX. ERESIA DE' MONOTELITI CHE DAVANO A CRISTO UNA SOLA NATURA ED UNA OPERAZIONE

 

1. Il nome di Monotelita compete a tutti quegli eretici che han voluto esservi stata in Cristo una sola volontà.


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Questa parola deriva da due voci greche: Monos che significa uno, e Thelema che significa volontà: e perciò posson chiamarsi Monoteliti molti degli Ariani che asserivano non esservi stata in Cristo l'anima, ma che il Verbo era in luogo di quella; e così anche molti Apollinaristi che davano a Cristo l'anima, ma senza la mente, e per conseguenza senza la volontà. Del resto i veri Monoteliti formarono una setta speciale sotto l'imperio di Eraclio imperatore verso l'anno 626. L'autore di questa setta principale può dirsi essere stato Atanasio patriarca de' Giacobiti, come notammo nella storia al cap. VII. n. 4, ed i primarj seguaci furono altri patriarchi, come Sergio, Ciro, Macario, Pirro e Paolo. Costoro ammetteano in Cristo le due nature divina ed umana, ma negavano le due volontà e le due operazioni di ciascuna natura, volendo che in Cristo vi fosse una sola volontà divina ed una sola divina operazione, chiamata Teandrica, o sia Deivirile: non già nel senso cattolico per cui le operazioni di Cristo nella natura umana si chiamano Teandriche, o sia divine, perché sono di un uomo Dio, e tutte si attribuiscono alla persona del Verbo, il quale sostiene e termina questa umanità; ma nel senso eretico, intendendo che la sola volontà divina muove le facoltà della natura umana, e le applica ad operare come un istrumento inanimato e passivo. Benché altri Monoteliti chiamavan questa operazione Deodecibilem, cioè conveniente a Dio, termine che meglio spiegava la loro eresia. Vi è questione poi tra gli antichi se i Monoteliti per questo nome di volontà abbiano intesa la facoltà di volere, o l'atto, o sia volizione. Petavio1 stima assai più probabile che abbiano intesa non la volizione, ma la sola facoltà di volere, che negavano all'umanità di Cristo. Del resto il dogma cattolico ributta l'uno e l'altro senso, e c'insegna che in Cristo siccome vi furono le due nature, così vi fu la volontà e volizione divina, colla divina operazione, e la volontà o volizione umana, coll'umana operazione.

 




1 L. 8. de Incar. c. 4.






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