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S. Alfonso Maria de Liguori
Traduzione de' Salmi e de' Cantici

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FERIA II. - A VESPRO

Salmo 1. (114. del salterio.)

In questo salmo Davide ringrazia Dio d'averlo liberato dalla persecuzione di Assalonne. Qui la persona di Davide è figura di un'anima cristiana, che dopo aver sofferte molte tentazioni che voleano perderla, trovasi vittoriosa in morte, in punto d'andare a godere Dio nel cielo.

Dilexi, quoniam exaudiet Dominus vocem orationis meae. Io ho amato ed amo il mio Signore, il quale ha esaudita e spero che sempre esaudirà la mia preghiera.

Quia inclinavit aurem suam mihi; et in diebus meis invocabo. Egli ha piegate le orecchie alle mie voci; onde io sempre l'invocherò ne' giorni di mia vita, fidando nella sua misericordia.

Circumdederunt me dolores mortis; et pericula inferni invenerunt me. Mi han circondato i dolori della morte e mi son venuti sopra i pericoli di essere gittato in una fossa. Così Mattei e Lallemand; ma Bellarmino spiega così: Mi han circondate le tentazioni mortifere che voleano tirarmi alla morte eterna; il che meglio si dichiara colle parole che seguitano: et pericula inferni etc., e mi han fatto trovare vicino a' pericoli di esser condannato all'inferno.

Tribulationem et dolorem inveni; et nomen Domini invocavi. In somma da per tutto non ho trovato che afflizioni e dolori; in tale stato ho invocato il nome del Signore ed ho detto:

O Domine, libera animam meam; misericors Dominus et iustus, et Deus noster miseretur. Mio Dio, liberate l'anima mia da tali pericoli; son ricorso a quel Signore che è pietoso e giusto. Egli è quel Dio che usa misericordia con ognuno che a lui ricorre.

Custodiens parvulos Dominus; humiliatus sum et liberavit me. Il Signore custodisce gli umili (i piccoli che sono umili); subito che mi sono umiliato, egli mi ha liberato.

Convertere, anima mea, in requiem tuam; quia Dominus benefecit mihi. Voltati, anima mia, al luogo del tuo riposo, cioè della patria celeste, come l'intende il Bellarmino con s.


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Basilio; quia Dominus benefecit tibi, legge l'ebreo quia Dominus retribuit super te, perché Dio ti pagherà secondo le tue buone opere, con darti la vita eterna, ch'è corona di giustizia, come spiega Bellarmino con s. Basilio in questo luogo.

Quia eripuit animam meam de morte; oculos meos a lacrymis, pedes meos a lapsu. Egli ha liberata l'anima mia dalla morte, gli occhi miei dalle lagrime ed i miei piedi dal cadere nel precipizio.

Placebo Domino in regione vivorum. Spero adunque di trovarmi nella terra de' viventi (fuori dell'inferno, ove tutti sono morti, e fuori di questo mondo, ove tanti anche son morti per lo peccato), ed ivi sarò contento nell'applicarmi per sempre piacere al Signore.

Salmo 2. (115. del salterio.)

Questo salmo è lo stesso dell'antecedente, ma è pieno di ringraziamenti a Dio per le grazie che confessa il salmista d'aver ricevute.

Credidi propter quod locutus sum; ego autem humiliatus sum nimis. Questo verso chiaramente spiegato da s. Paolo1: Habentes... eumdem spiritum fidei, sicut scriptum est: Credidi propter quod locutus sum. Et nos credimus propter quod et loquimur. Onde si spiega: Io appoggiato alla fede ho sperato in Dio e perciò ho detto: Signore, voi siete la mia speranza; e ciò l'ho detto nel vedermi troppo umiliato ed afflitto.

Ego dixi in excessu meo, Omnis homo mendax. Io ho detto nell'eccesso della mia mente, nel quale sono stato sollevato alla cognizione della terra de' viventi; ho detto in questo eccesso che ogni uomo è mendace, cioè che sono tutte bugie le cose che dicono gli uomini della felicità terrena; così Bellarmino con Eutimio.

Quid retribuam Domino pro omnibus quae retribuit mihi? Che cosa dunque io renderò al Signore per tanti beneficj ch'egli mi ha fatti?

Calicem salutaris accipiam; et nomen Domini invocabo. Per lo calice della salute s. Basilio, s. Gio. Grisostomo, s. Girolamo, s. Agostino, Teodoreto ed Eutimio presso Bellarmino intendono il calice della passione di Gesù Cristo, della quale egli parlando disse: Calicem, quem dedit mihi Pater, non vis ut bibam illum2? Onde si spiega: Io non avendo che rendere a Dio per le grazie che mi ha fatte, gli offerirò in ringraziamento le pene di Gesù Cristo, unendo a quelle le pene ch'io patisco: e perciò invocherò sempre il nome del Signore, acciocché mi aiuti a soffrirle con pazienza.

Vota mea Domino reddam coram omni populo eius; pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum eius. Io renderò i miei voti al Signore davanti a tutto il popolo; e pubblicherò che la morte de' santi è preziosa alla presenza del Signore.

O Domine, quia ego servus tuus; ego servus tuus et filius ancillae tuae. Signore, io vi ho renduti i miei voti, perché sono vostro servo e figlio della vostra ancella.

Dirupisti vincula mea; tibi sacrificabo hostiam laudis et nomen Domini invocabo. Voi avete rotte le mie catene; ond'io vi offerirò sacrificj di lodi e non invocherò altro nome che quello del mio Signore.

Vota mea Domino reddam in conspectu omnis populi eius; in atriis domus Domini, in medio tui, Ierusalem. Renderò al mio Signore i miei voti a vista di tutto il popolo, nel santuario


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ed in mezzo di te, Gerusalemme.

Salmo 3. (116. del salterio.)

In questo salmo s'invitano tutti i popoli a lodare la pietà e fedeltà del Signore per averli uniti in una chiesa. Questo è il senso dato dall'apostolo a questo salmo (Rom. 15. 11.).

Laudate Dominum, omnes gentes; laudate eum, omnes populi. Lodate il Signore tutte le genti, e lodatelo voi, popoli tutti.

Quoniam confirmata est super nos misericordia eius; et veritas Domini manet in aeternum. Poiché la sua misericordia si è confermata, cioè ne ha moltiplicati gli effetti sopra di noi; e la sua fedeltà nelle promesse che ci ha fatte non mancherà in eterno.

Salmo 4. (119. del salterio.)

Davide prega Dio a difenderlo contra le calunnie de' nemici, e si lamenta della lunghezza del suo esilio che patisce nella persecuzione di Saulle. Giova il salmo ad ogni fedele tribolato e che aspetta la fine dell'esilio su questa terra.

Ad Dominum, cum tribularer, clamavi; et exaudivit me. Sempre che io ho gridato al Signore nelle mie tribolazioni, egli mi ha esaudito.

Domine, libera animam meam a labiis iniquis et a lingua dolosa. Signore, liberate l'anima mia dalle bocche inique e dalle lingue ingannatrici.

Quid detur tibi aut quid apponatur tibi ad linguam dolosam? Qual cosa, anima mia, ti si può dare o aggiungere di male che una lingua ingannatrice?

Sagittae potentis acutae; cum carbonibus desolatoriis. Le saette che escono dalla bocca d'un uomo potente sono sì acute e nocive che sembrano carboni ardenti che mettono tutto in ruina.

Heu mihi, quia incolatus meus prolongatus est! habitavi cum habitantibus Cedar; multum incola fuit anima mea. Oh povero me, perché mi vedo prolungato il mio esilio! ho dovuto abitare tra gli abitatori di Cedar, cioè cum barbaris; Cedar, dice Bellarmino, è voce ebraica che significa nerezza; multum etc., ed è gran tempo che l'anima mia patisce abitando tra essi.

Cum his qui oderunt pacem, eram pacificus; cum loquebar illis impugnabant me gratis. Con questi che odiano la pace io che amo la pace ho dovuto abitare; e se ho cominciato a parlar di pace, eglino senza causa mi hanno impugnato.

Salmo 5. (120. del salterio.)

Qui si fa parlare un giusto che alza gli occhi a' sacri monti ove siede la santa città e donde spera il divino soccorso.

Levavi oculos meos in montes unde veniet auxilium mihi. Ho alzato gli occhi ai monti santi donde ha da venirmi il soccorso che spero.

Auxilium meum a Domino, qui fecit coelum et terram. Il mio soccorso ha da venirmi da quel Signore che ha creato il cielo e la terra.

Non det in commotionem pedem tuum, neque dormitet qui custodit te. Questo Signore non permetterà che tu precipiti, a lui ricorrendo; né dorme quegli che ha preso a custodirti.

Ecce non dormitabit neque dormiet qui custodit Israel. Certamente non dormedormirà quel Dio che custodisce Israello.

Dominus custodit te; Dominus protectio tua, super manum dexteram tuam. Il Signore ti guarderà da' mali e ti sarà sempre alla destra per difenderti.

Per diem sol non uret te, neque luna per noctem. Nel giorno non temerai l'ardore del sole, né la notte i maligni influssi della luna.

Dominus custodit te ab omni malo;


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custodiat animam tuam Dominus. Il Signore in somma ti custodisce da ogni male; egli sia sempre quegli che custodisca l'anima tua.

Dominus custodiat introitum tuum et exitu tuum; ex hoc nunc et usque in saeculum. Egli protegga tutti i tuoi affari, dal principio sino alla fine, ora e sempre.

Segue il cantico Magnificat. Vedi pag. 842. E così nelle altre ferie.




1 2. Cor. 4. 13.



2 Io. 18. 11.






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