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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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AMORE DI DIO IN DONARCI IL SUO FIGLIO

 

È tanto l'amore che Dio porta agli uomini che dopo averli colmati di tante grazie e doni, è giunto fino a donarci il suo1 medesimo Figlio. "Sic Deus dilexit mundum, ut Filium suum unigenitum daret" (Io. 3. 16). In questo2 mondo siamo noi vermi miserabili, e per noi l'Eterno Padre ha dato il suo Figlio diletto, prima a far una vita in questa terra povera e disprezzata, e finalmente l'ha abbandonato ad una morte la più ignominiosa e la più amara, che mai ha sofferto alcun uomo della terra, piena di dolori interni ed esterni, fino ad esclamare nell'ultimo di sua vita: "Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me?"3


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Oh Dio eterno, e chi mai potea farci tal dono d'infinito valore, se non voi che siete un Dio d'infinito amore: v'amo dunque, bontà infinita; amore infinito, io vi amo.

 

"Proprio Filio suo non pepercit, sed pro nobis omnibus tradidit illum" (Rom. 8. 32). Ma, o Dio eterno, pensate che questo Figlio, che volete morto, egli è innocente, vi ha ubbidito sempre in tutto, voi già l'amate quanto voi stesso, come potete per li peccati nostri condannarlo a morte? Ma il Padre risponde: Appunto perché è mio Figlio, perché è innocente, perché in tutto mi ubbidisce, voglio che dia per voi la vita, acciocché intendiate l'amore, che io ed esso vi portiamo.

Lodino per sempre tutte le creature, mio Dio, un eccesso di tanta bontà: che voi per liberare i servi avete voluto far morire il vostro medesimo Figlio. Per amore dunque di questo Figlio abbiate pietà di me, perdonatemi e salvatemi; e la salute mia sia l'amarvi per sempre in questa vita e nell'eternità.

 

"Deus autem, qui dives est in misericordia, propter nimiam caritatem suam qua dilexit nos... convivificavit nos in Christo" (Ephes. 2. 4).4 Troppo, dice l'Apostolo, troppo è stato l'amore di questo Dio verso di noi. Noi per causa del peccato eravamo morti, ed egli ha voluto restituirci la vita colla morte del Figlio. Ma no, che questo amore non è stato troppo ad una bontà infinita, qual'è la bontà del nostro Dio. Egli perché è infinito nelle sue perfezioni, è infinito ancora nell'amare.

Ma, Signore, come va che dopo tanto amore dimostrato agli uomini, tra gli uomini son tanto pochi quelli che v'amano?5 Ma tra questi pochi voglio esser6 anch'io. Per lo passato anch'io vi ho sconosciuto, mio sommo bene, e v'ho7 lasciato; ma ora me ne addoloro con tutto il cuore; e v'amo8 tanto, che se tutti gli uomini vi lasciassero, non voglio lasciarvi io, mio Dio, mio amore e mio tutto.

O Maria, stringetemi sempre più col mio caro Signore.

 




1 [23.] suo) om. NS.

2 [25.] In questo) om. NS.

3 [31.] Matth., 27, 46.

4 [18.] Ephes., 2, 4-5.

5 [25.] v'amano) vi amano B1 B2.

6 [26.] esser) essere B1 B2.

7 [27.] v'ho) vi ho B1 B2.

8 [28.] v'amo) vi amo B1 B2.




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