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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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IDDIO SI TUTTO A CHI TUTTO A LUI SI DONA

 

Il Signore si è protestato che ama tutti coloro che l'amano: "Ego diligentes me diligo" (Sap. 8. 17). Ma non può pretendere che Dio se gli doni tutto, chi insieme con Dio ama qualche cosa di terra. Tal era1 un tempo S. Teresa, la quale conservava un affetto non già impuro, ma disordinato ad un certo suo parente; quando però si sciolse da quell'attacco, allora meritò di sentire il Signore, che le disse: "Ora che sei tutta mia, io sono tutto tuo".

Ah mio Dio, quando sarà quel giorno che mi vedrò tutto vostro? Deh consumate voi colla fiamma del vostro amore tutti gli affetti di terra, che m'impediscono d'esser2 tutto vostro. Quando sarà ch'io possa veramente dire: Dio mio, voi solo voglio e niente più?

 

"Una est columba mea, perfecta mea" (Cant. 6. 8). Dio ama tanto un'anima, che gli si è donata intieramente, che sembra di non amare altra che quella; e perciò la chiama l'unica sua colomba. Rivelò S. Teresa3 ad una religiosa dopo sua morte che il Signore ama più una


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persona, che attende alla perfezione, che non ama migliaia di altre, che stanno in grazia, ma son4 tepide ed imperfette.

Ah mio Dio, da quanti anni mi chiamate ad esser tutto vostro, ed io resisto! Dunque già mi avvicino alla morte, e morirò così imperfetto, come sinora ho vivuto! No, non voglio che la morte mi ritrovi così ingrato, come sinora vi sono stato. Soccorretemi voi, ch'io5 voglio lasciar tutto per esser6 tutto vostro.

 

Gesù per l'amore che ci porta, si è dato tutto a noi. "Dilexit nos, et tradidit semetipsum pro nobis" (Ephes. 5. 2). Se un Dio dunque, dice il Grisostomo,7 si è dato tutto a te senza riserba, "totum tibi dedit, nihil sibi reliquit", come ha fatto appunto nella sua passione e nella Eucaristia; vuole la ragione che tu ancora senza riserba ti dai tutto a Dio. Scrive S. Francesco di Sales: "È troppo poco un cuore per amare questo buon Redentore, che ci ha amati sino a dar la vita per noi".8 Or qual'ingratitudine e qual'ingiustizia è poi dividere il nostro cuore, e non darlo tutto a Dio! Diciamo dunque con la sacra Sposa: "Dilectus meus mihi, et ego illi".9 Voi, mio Dio, vi siete dato tutto a me, io mi do tutto a voi. V'amo,10 mio sommo bene. "Deus meus, et omnia".11 Voi mi volete tutto per voi, ed io tutto vostro voglio essere.

O Maria, madre mia, fate voi ch'io12 non ami altro che Dio.

 




1 [16.] Tal era) Tal'era B1 B2.

2 [22.] d'esser... ch'io) d'essere... che io B1 B2.

3 [27.] FRANCESCO DI S. MARIA, Riforma degli Scalzi, l. VII, c. 30, n. 4; II, Bologna 1662, 249: «(S. Teresa disse a suor Caterina): Perché a Dio gusta più un'anima, che lo serva con perfezione che migliaia d'imperfette benché siano buone».

4 [2.] son) sono ND B1 B2.

5 [6.] ch'io) che io B1 B2.

6 [7.] esser) essere B1 B2.

7 [10.] CHRYSOST., Expositio in Ps. 44, n. 11; PG 55, 200: «Ipse enim est Dominus tuus et pater et ipse omnia tibi dedit». Il concetto è familiare al Crisostomo come può vedersi in altri suoi scritti: In Matth. hom. 25, n. 3; PG 57, 331-32; In Matth. hom. 76, n.5; PG 68, 700, ecc.

8 [13.] S. FRANCESCO DI SALES, Tratt. Dell'amor di Dio, l. VII, c. 8; Op. spirit.; I, ed. cit., 288. Oeuvres, V, 35.

9 [17.] Cant., 2, 16.

10 [18.] v'amo) vi amo B1 B2.

11 [18.] MARCO DA LISBONA, op. cit., Venezia 1582, 14; Opuscula B. P. Francisci, Oratio quotidiana; I, Pedeponti 1739, 20.

12 [20.] ch'io) che io B1 B2.




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