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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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Giorno sesto.

 

"Rosa mystica". Di Maria si dice ne' sagri1 Cantici che fu l'orto chiuso di Dio (4. 12): "Hortus conclusus, soror mea sponsa". In questo orto, scrive S. Bernardo2 che piantò il Signore tutti i fiori, che ornano la Chiesa, e fra gli altri la viola dell'umiltà, il giglio della purità e la rosa della carità. La rosa è rubiconda, e perciò Maria chiamasi rosa per la carità ardente, di cui fu sempre infiammato il suo cuore verso di Dio e verso di noi. "Rosa rubicunda, dice l'Idiota,3 per Dei, et proximi caritatem, nam igneus color caritatem denotat". E dove noi possiamo trovarci un'avvocata, che più s'affatica per la nostra salute e ci ama più di Maria? "Unam solam in caelis fatemur esse sollicitam", dice di lei S. Agostino.4

O cara madre mia, oh vi sapessi amare io, come voi amate me! Non voglio però lasciare di far quanto posso per onorarvi ed amarvi; dolcissima mia signora, impetratemi voi la grazia d'esservi fedele.

 

"Turris davidica". Così è chiamata Maria ne' sagri Cantici, torre di Davide: "Collum tuum sicut turris David, mille clypei pendent ex ea, omnis armatura fortium" (Cant. 4. 4).5 Dice S. Bernardino6 che la torre di Davide stava in alto, cioè in Sionne, e perciò chiamasi Maria torre di Davide, per dinotare l'altezza di questa gran creatura: "Sicut Sion locus erat eminentissimus, sic B. Virgo altissima". Onde di Maria si dice ne' Salmi che i principii della sua santità superarono


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l'altezza de' monti. "Fundamenta eius in montibus sanctis" (Psalm. 86).7 Spiega S. Gregorio8 che la divina Madre fu più santa ne' primi momenti della sua vita, che non sono stati i santi in punto della loro morte.

Ah regina e madre mia, mi compiaccio della vostra grandezza, e son9 pronto a dar la vita, acciocché non vi sia tolto un minimo grado della vostra gloria, se mai potesse esservi diminuita. Oh potessi col dare tutto il mio sangue fare che tutte le nazioni del mondo vi adorassero ed amassero per quella gran signora che siete!

 

"Turris eburnea". Torre d'avorio. Così anche è chiamata Maria: "Collum tuum sicut turris eburnea" (Cant. 7. 4). Maria dicesi "Collo", mentr'ella10 è il collo mistico, per mezzo di cui dal capo Gesu-Cristo si trasfondono a noi fedeli, che siam le membra del corpo mistico della Chiesa, gli spiriti vitali, cioè gli aiuti divini, che conservano in noi la vita della grazia. Così parla San Bernardino:11 "Per Virginem a capite Christo vitales gratiae in eius corpus mysticum transfunduntur". Soggiunge il santo che dal tempo in cui Maria concepì nel suo seno il Verbo lncarnato, ottenne da Dio un tale onore, che niuno ricevesse alcuna grazia, se non per mezzo delle sue mani. L'avorio poi è amabile e forte; onde Ruperto12 abate scrive di Maria: "Sicut turris eburnea, Deo amabilis, diabolo terribilis".


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Dunque signora mia, voi perché siete così amata da Dio, potete ottenerci ogni bene; e perché siete terribile a' demonii, potete liberarci da tutte le loro insidie. Abbiate pietà di noi, che ci vantiamo di vivere sotto la vostra protezione.

 




1 [2.] sagri) sacri B B1 B2.

2 [4.] Ps. BERNARDUS (= Egbertus di Schönau, cfr. Glorieux, 72), Sermo panegyricus, n. 4; PL 184, 1012: «Hortus conclusus tu es, Dei Genitrix, ad quem deflorandum manus peccatoris numquam introivit... Hi sunt quorum odore suavissimo totam domum Domini reples, o Maria: viola humilitatis, lilium castitatis, rosa caritatis».



3 [8.] RAYMUNDUS IORDANUS (Idiota), Contemplationes de B. V., p. XIV, contempl. 43, n. 1: vedi Summa aurea, IV, Parisiis 1862, col. 1048.

4 [12.] Forse da F. PEPE, Delle grandezze di Gesù Cr. e della gran Madre Maria SS., lez. 224; V, Napoli 1748, 156: «Vuol di più S. Agostino dimostrarci l'impegno di questa Madre, perché Madre a nostro favore, onde le dice: Unam ac te solam fatemur in caelis pro nobis esse sollicitam». Vedi anche Ps. BONAVENTURA (=Conradus Saxon), Speculum B. M. V., lect. 6; Opera S. Bonaventurae, VI, Lugduni 1668, 439, col. 1. Il testo manca negli scritti agostiniani.

5 [18.] Cant., 4, 4: «Sicut turris David collum tuum... milla clypei», etc. 

6 [18] S. BERNARDIN. SEN., Sermones pro festiv. B. M. V., ser. 4, a. 2, c. 3: Opera, IV, Venetiis 1745, 86: «Sion enim locus erat in Ierusalem eminentissimus atque tutissimus. Sic etiam B. Virgo per virtutum eminentiam altissima atque a vitiis tutissima erat». Cfr. Opera omnia, IV Quadrages. de Evang. aeterno, ad Claras Aquas 1956, 548.

7 [1.] Ps., 86, 1.

8 [2.] S. GREGORIUS M., Expositiones in I Reg., c. I, n. 5; PL 79, 25: «Potest autem huius montis nomine beatissima semper Virgo Maria Dei Genitrix designari: mons quippe fuit, quae omnem electae creaturae altitudinem electionis suae dignitate transcendit. An non mons sublimis Maria, quae ut ad conceptionem aeterni Verbi pertingeret, meritorum verticem supra omnes angelorum choros, usque ad solium deitatis erexit? Mons quippe in vertice montium fuit, quia altitudo Mariae supra omnes sanctos refulsit». CC 144, 58.

9 [6.] son) sono B B1 B2.

10 [12.] mentr'ella è) mentr'è B B1 B2.

11 [15-19.] S. BERNARDIN. SEN., op. cit., ser. 3 de glorioso nomine V. Mariae, a. 3, c. 2; Opera, IV, Venetiis 1745, 81: «Nam sicut per collum spiritus vitales a capite diffunduntur per corpus: sic per Virginem a capite Christo vitales gratiae in eius mysticum corpus, et specialius in amicos atque devotos continue transfunduntur». Cfr. Opera omnia, II Quadrages. de christ. religione, ad Claras Aquas 1950, 378. Ibid., sermo 5 de Annunciat. B. V., a 1, c. 2; Opera, IV, Venetiis 1745, 95: «A tempore enim quo concepit Deum in utero suo, quamdam, ut sic dicam, iurisdictionem seu auctoritatem habuit in omni temporali processione Spiritus Sancti, ita quod nulla creatura aliquam a Deo recipit gratiam virtutis, nisi secundum dispensationem ipsius Virginis Matris». Cfr. Opera omnia, II, ad Claras Aquas 1950, 378.

12 [20.] RUPERTUS ab., op. cit., l. VI; PL 168, 943: «Vere sicut turris eburnea, quae et aspectu amabilis et statura sit fortis. Cui fortis, cui amabilis? Deo fortis, Deo amabilis, diabolo autem terribilis, inaccessibilis».




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