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S. Alfonso Maria de Liguori Via della salute IntraText CT - Lettura del testo |
MED. IX. Nella domenica delle Palme
GESÙ PORTA LA CROCE AL CALVARIO
Pubblicata la sentenza contra il nostro Salvatore, subito l'afferrano con furia, gli tolgono di nuovo quello straccio di porpora e gli rimettono le sue vesti per condurlo ad esser1 crocifisso nel Calvario, luogo destinato alla morte de' malfattori: "Exuerunt clamyde, et induerunt eum vestimentis eius, et duxerunt eum, ut crucifigerent" (Matth. 27).2 Quindi prendono due rozzi travi, ne compongono presto la croce e gli comandano a portarla3 sulle spalle sino al luogo del suo supplicio. Qual barbarie, imporre su del reo il patibolo, ove ha da morire!
Ma così vi tocca, o Gesù mio, giacché vi siete addossati i miei peccati.
Gesù non ricusa la croce, l'abbraccia con amore, essendo quella l'altare destinato a consumarvi il sagrificio4 della sua vita per la salute degli uomini: "Et baiulans sibi crucem, exivit in eum, qui dicitur Calvariae locum" (Io. 19).5 Escono già i condannati dalla casa di Pilato, e tra questi va ancora il nostro condannato Signore. O spettacolo, che fece stupire il cielo e la natura! vedere il Figlio di Dio che va a morire per quegli stessi uomini, che gli danno la morte! Ecco avverata la profezia: "Et ego quasi agnus mansuetus, qui portatur ad victiman" (Ier. 11. 19). Gesù faceva una vista così compassionevole in questo viaggio, che le donne ebree in mirarlo gli andavano appresso piangendo: "Plangebant et lamentabantur eum" (Luc. 23).6
Caro mio Redentore, per li meriti di questo doloroso viaggio datemi forza di portar con pazienza la mia croce. Io accetto tutti i dolori e disprezzi, che mi destinate a soffrire; voi l'avete7 renduti amabili e dolci con abbracciarli per nostro amore; datemi forza di soffrirli con pace.
Mira anima mia, or che passa il tuo condannato Salvatore, mira come va scorrendo sangue dalle piaghe già fresche, coronato di
spine e carico della croce. Oimè che a ogni moto rinnovasi il dolore di tutte le sue ferite. La croce prima già del tempo comincia a tormentarlo, premendo le sue lacerate spalle e crudelmente martellando le spine della corona. Oh Dio, ad ogni passo, quanti dolori! Consideriamo i sentimenti d'amore, con cui Gesù in questo viaggio si va accostando al Calvario, ove lo sta aspettando la morte.
Ah Gesù mio, voi andate a morire per me, voglio venire anch'io8 a morire per voi. Per lo passato io vi ho voltate le spalle, e vorrei morirne di dolore; ma per l'avvenire non ho cuore di lasciarvi più, o mio Redentore, mio Dio, mio amore, mio tutto.
O Maria, madre mia, impetratemi forza di portare la mia croce con pace.