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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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MED. XIV. Nel venerdì santo

GESÙ CHE PENDE MORTO DALLA CROCE

 

Anima mia, alza gli occhi e guarda quell'uomo crocifisso. Guarda l'agnello divino già sagrificato su quell'altare di pena. Pensa ch'egli è il Figlio diletto dell'Eterno Padre; e pensa ch'è morto per l'amore che t'ha portato. Vedi come tiene le braccia stese per abbracciarti, il capo chino per darti il bacio di pace, il costato aperto per riceverti nel suo Cuore. Che dici? merita d'esser amato un Dio così


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amoroso? Senti quello ch'egli ti dice da quella croce: Vedi figlio, se vi è nel mondo, chi t'abbia amato più di me.

No, mio Dio, non ho chi più di voi m'abbia amato. Ma che rendere io potrò mai ad un Dio, che ha voluto morire per me? Qual amore d'una creatura potrà mai giungere a compensare l'amore del suo Creatore, morto per acquistarsi il di lei amore?

 

Oh Dio, se il più vile di tutti gli uomini avesse patito per me quel che ha sofferto Gesu-Cristo, potrei stare senza amarlo? Se vedessi un uomo lacerato dalle sferze, trafitto1 ad una croce per salvare a me la vita, potrei ricordarmene senza sentirmi intenerire d'amore? E se me ne fosse portato il ritratto spirato in croce, potrei mirarlo con occhio indifferente, pensando: Costui è morto così tormentato per amor mio; se non mi avesse amato, non sarebbe già morto così.

Ah mio Redentore, o amore dell'anima mia, com'io2 potrò scordarmi più di voi? Come potrò pensare che i miei peccati vi han ridotto a tal segno, e non piangere sempre l'ingiurie fatte alla vostra bontà? Come potrò vedervi morto di dolore su questa croce per mio amore, e non amarvi con tutte le mie forze?

 

Caro mio Redentore, ben riconosco in queste vostre piaghe e lacere membra, come per tanti cancelli, il tenero affetto che per me serbate. Giacché dunque per perdonare a me non avete perdonato a voi stesso, deh guardatemi ora con quello stesso amore, con cui mi guardaste un giorno dalla croce, mentre stavate morendo per me; guardatemi e illuminatemi, e tiratevi tutto il mio cuore, acciocché d'oggi innanzi io non ami altro che voi. Non permettete ch'io3 mi scordi più della vostra morte. Voi prometteste che innalzato in croce avreste a voi tirati tutti i nostri cuori. Ecco il mio cuore, che intenerito alla vostra morte e innamorato di voi non vuol più resistere alle vostre chiamate; deh tiratevelo voi e rendetelo tutto vostro.

Voi siete morto per me, io desidero morire per voi: e se resto a vivere, solo per voi io viver voglio. O dolori di Gesù, o ignominie di Gesù, o morte di Gesù, o amore di Gesù, fissatevi nel mio cuore, e resti per sempre ivi la vostra memoria a ferirmi continuamente e infiammarmi d'amore. V'amo4 bontà infinita, v'amo amore infinito; voi siete e sarete sempre l'unico mio amore.

O Maria, madre d'amore, ottenetemi amore.

 




1 [9.] trafitto) confitto B B1 B2.

2 [14.] com'io) come io B B1 B2.

3 [25.] ch'io) che B B1 B2.

4 [34.] v'amo... v'amo) vi amo... vi amo B B1 B2.




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