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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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MED. II. Del paradiso. Per la seconda festa di Pasqua.

 

Figuriamoci un'anima, che uscendo da questo mondo entra nell'eternità in grazia di Dio. Ella si presenta tutta piena d'umiltà e di confidenza innanzi a Gesù suo giudice e Salvatore. Gesù l'abbraccia, la benedice e le fa sentire quelle dolci parole: Anima diletta allegramente, già sei salva: "Veni sponsa mea, veni coronaberis".1 Se l'anima ha bisogno di purgarsi, la manda al purgatorio,2 ed ella tutta rassegnata abbraccia il castigo, poich'ella3 stessa non vuol entrare in cielo, in quella patria di purità, se non è tutta purificata. Viene l'Angelo custode per condurla al purgatorio, ella prima lo ringrazia dell'assistenza fattale in vita e poi ubbidiente lo siegue.

Ah mio Dio, quando sarà questo giorno, che mi vedrò fuori di questa terra di pericoli, sicuro di non potervi più perdere? Sì volentieri


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andrò al purgatorio, che mi spetta: lieta abbraccerò ogni pena: mi basterà l'amarvi in quel fuoco con tutto il mio cuore, giacché ivi non amerò altri che voi.

 

Compita la purga, l'Angelo tornerà e le dirà: Via su, anima bella, è finita la pena, vieni a godere la faccia del tuo Dio, che t'aspetta in paradiso. Ecco l'anima già passa le nubi, passa le sfere, le stelle ed entra nel cielo. Oh Dio che dirà in entrare in quella patria bella, e in dar la prima occhiata a quella città di delizie! Gli Angeli e' santi e specialmente i suoi santi avvocati le verranno ad incontro,4 e con giubilo le daranno il benvenuto, con dirle: Benvenuta compagna nostra, benvenuta.

Ah Gesù mio, fatemene degno.

 

Qual consolazione avrà ella in incontrarsi ivi co' suoi parenti ed amici entrati già prima in cielo! Maggiore poi sarà il suo gaudio in vedere la sua regina Maria ed in baciarle i piedi, ringraziandola di quante grazie le ha fatte. La regina l'abbraccerà ed ella stessa la presenterà a Gesù, che l'accoglierà come sposa. E Gesù poi la presenterà al suo Padre divino, che abbracciandola, la benedirà dicendo: "Intra in gaudium Domini tui".5 E così la farà beata della stessa beatitudine, ch'egli gode.

Ah mio Dio, fate ch'io6 v'ami assai in questa vita, acciocché v'ami assai in eterno. Voi siete l'oggetto più degno d'esser7 amato, voi meritate tutto il mio amore, io non voglio amare altro che voi. Datemi voi la grazia per eseguirlo.

E voi, Maria, madre mia, proteggetemi.

 




1 [24.] Cant., 4, 8: «Veni de Libano, sponsa mea», etc.

2 [25.] la manda al purgatorio) om. V NS.

3 [26.] poich'ella) poiché ella B B1 B2.

4 [9.] ad incontro) incontro B B1 B2.

5 [19.] Matth., 25, 21.

6 [21.] ch'io v'ami... v'ami) che io vi ami... vi ami B B1 B2.

7 [22.] esser) essere B B1 B2.




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