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S. Alfonso Maria de Liguori
Via della salute

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MED. VIII. L'AMORE È LACCIO, CHE STRINGE

 

Siccome lo Spirito Santo, ch'è l'amore increato, è laccio indissolubile, che stringe il Padre col Verbo eterno; così anche egli unisce l'anime con Dio. "Caritas est virtus, dice S. Agostino,1 coniungens nos Deo". Quindi pieno di giubilo esclamava S. Lorenzo Giustiniani:2


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Dunque, o amore, il tuo laccio ha tanta forza, che ha potuto ligare3 un Dio ad unirlo coll'anime nostre! "O caritas, quam magnum est vinculum tuum, quo Deus ligari potuit!" I legami del mondo son ligami di morte, ma i legami di Dio sono ligami di vita e di salute: "Vincula illius alligatura salutaris" (Eccli. 6. 31).4 Sì, perché i ligami di Dio per mezzo dell'amore ci uniscono con Dio, ch'è la vera ed unica nostra vita.

 

Prima della venuta di Gesu-Cristo fuggivano gli uomini da Dio, ed attaccati alla terra ricusavano di unirsi col lor5 Creatore; ma l'amante Signore con ligami6 d'amore gli ha tirati a lui, come promise per Osea (11. 4): "In funiculis Adam traham eos, in vinculis caritatis". Questi vincoli sono i suoi beneficii, i lumi, le chiamate al suo amore, le promesse del paradiso, ma sopra tutto è stato il dono che ci ha fatto di Gesu-Cristo nel sagrificio7 della croce e nel Sagramento dell'altare, e per ultimo nell'averci dato lo Spirito Santo. Per tanto esclama il Profeta: "Solve vincula colli tui, captiva filia Sion" (Isa. 52. 2). O anima, tu che sei creata per lo8 cielo, sciogliti da' legami della terra e stringiti con Dio col laccio del santo amore. "Caritatem habete, quod est vinculum perfectionis" (Coloss. 3. 14). L'amore è un vincolo, che unisce seco tutte le virtù e rende l'anima perfetta. "Ama, et fac quod vis", dicea S. Agostino:9 ama Dio, e fa quel che vuoi: sì, perché chi ama Dio, procura di sfuggire ogni disgusto dell'amato, e cerca in tutte le cose di piacere all'amato.

 

Affetti e preghiere

 

Caro mio Gesù, troppo voi mi avete obbligato ad amarvi, troppo vi è costato10 il procurarvi l'amor mio, troppo ingrato io sarei, se vi amassi poco, o dividessi il mio cuore fra le creature e voi, dopo che


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voi mi avete dato il sangue e la vita. Io voglio staccarmi da tutto, e solo in voi voglio mettere tutti gli affetti miei. Ma io son debole ad eseguire questo mio desiderio, voi che me lo date, datemi la forza di eseguirlo. Ferite, amato mio Gesù, il mio povero cuore col dolce dardo del vostro amore, acciocch'io11 sempre languisca per desiderio di voi e mi liquefaccia per amor vostro: voi sempre cerchi, voi solo brami e voi sempre ritrovi. Gesù mio, voi solo voglio, e niente più. Fate ch'io12 lo replichi sempre in vita, e specialmente nel punto di mia morte. "Voi solo voglio, e niente più".

 

O Maria, madre mia, fate che d'oggi13 avanti io non voglia altro che Dio.

 




1 [16.] Da G. SCARAMELLI Direttorio ascetico, tr. IV, a. 3, c. 1, n. 133: «La ragione la reca S. Agostino, perché solo la carità è quella virtù che ci unisce con Dio nostro ultimo fine, per cui siamo creati: Caritas est virtus coniungens nos Deo, qua illum diligimus. De mor. Eccles., c. 11». Cfr. S. AUGUST., De moribus Eccl. catholicae, l. I, c. 11, n. 19; PL 32, 1319: «Non separat virtus: nam si virtus hic illa nominata est, quae aliquam potestatem in hoc mundo habet, toto mundo est omnino sublimior mens inhaerens Deo. Sin virtus illa dicta est quae ipsius animi nostri rectissima affectio est: si in alio est, favet ut coniungamur Deo: si in nobis est, ipsa coniungit». S. AUGUST., De Trinitate, 1. 8, c. 10, n. 14; PL 42, 960: «Quid est ergo amor nisi quaedam vita (vitta?) duo aliqua copulans vel copulare appetens, amantem scilicet et quod ametur». Vedi pure Enarrat. in Ps. 62, n. 17; PL 36, 758. CC 39, 805.

 



2 [17.] S. LAURENT. IUSTINIANUS, Lignum vitae, tr. IV, v. 6; Opera, Lugduni 1628, 27, col. 1: «Caritas ligat Deum et hominem, quia vinculum est. O caritas, quam magnum est vinculum tuum quo Deum ligari potuit!»

3 [1-4-5.] ligare, ligami) legare, legami B B1 B2.

4 [5.] Il senso è accomodatizio ed è basato sulla Volgata: l'autore ispirato parla propriamente della sapienza, il cui giogo è onore e potenza regale. La traduzione letterale moderna è la seguente: «Te ne vestirai come di un manto glorioso, e la cingerai come fulgida corona».

5 [9.] lor) loro B B1 B2.

6 [10.] ligami) legami B B1 B2.

7 [14.] sagrificio) sacrificio B B1 B2. sagramento) sacramento B B1 B2.

8 [17.] per lo) per il B B1 B2.

9 [21.] S. AUGUST., In ep. I Ioann. ad Parthos, c. 4, n. 8; PL 35, 2033: «Semel ergo breve praeceptum tibi praecipitur: Dilige, et quod vis fac».

10 [26.] costato) stato NS: errore tipografico.

11 [5.] acciocch'io) acciocché io B B1 B2.

12 [7.] ch'io) che io B B1 B2.

13 [10.] d'oggi) da oggi B B1 B2.




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