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S. Alfonso Maria de Liguori Via della salute IntraText CT - Lettura del testo |
§. VI. PRATICA PER LA PURITÀ D'INTENZIONE
La purità d'intenzione consiste in fare tutto quel che facciamo per solo fine di piacere a Dio. L'intenzione buona o cattiva, con cui si fa un'opera, la rende buona o cattiva innanzi a Dio. Dicea S. Maria Maddalena de' Pazzi:1 "Iddio rimunera le azioni a peso di purità di intenzione". Veniamo alla pratica.
Bisogna per I. che in tutti i nostri esercizi cerchiamo Dio, e non già noi stessi: se cerchiamo la nostra soddisfazione, non potremo da Dio pretendere alcuna ricompensa. E ciò corre anche per le opere spirituali. Quanti faticano e stentano a predicare, a confessare e servire ed a fare altre opere pie, e perché in quelle cercano se stessi e non Dio, perdono tutto. Il segno che noi in qualche cosa abbiamo operato per Dio, è quando non ne cerchiamo approvazioni o ringraziamenti dagli altri: quando non ci disturbiamo, allorché non succede il bene
da noi intrapreso: quando di quel bene tanto ne godiamo, se è stato fatto per mezzo nostro, quanto se è stato operato dagli altri. Del resto poi quando abbiamo fatto qualche bene per piacere a Dio, non ci affanniamo a discacciar la vanagloria, se ne siamo lodati; basta che allora diciamo: "A Dio ne sia l'onore e la gloria". E non lasciamo mai le azioni buone di edificazione del prossimo per timore della vanagloria; il Signore vuole che facciamo il bene anche avanti gli altri, affinché gli altri se ne approfittino: "Sic luceat lux vestra coram hominibus, ut videant opera vestra bona, et glorificent Patrem vestrum (Matth. 5. 16). Onde quando fate il bene, abbiate intenzione prima di dar gusto a Dio, e poi anche di dar buono esempio al prossimo. Per 2. anche l'azioni corporali, come il lavorare, il mangiare, il dormire, il ricrearsi onestamente, facciamolo per dar gusto a Dio. La purità d'intenzione si chiama alchimia celeste, per la quale il ferro diventa oro: viene a dire che le operazioni più triviali ed ordinarie, fatte per dar gusto a Dio, diventano atti di amor divino. Dicea S. Maria Maddalena de' Pazzi:2 "Chi facesse con pura intenzione, tutto quel che fa, andrebbe diritto in paradiso". Un santo romito3 prima di metter mano a qualunque opera,4 alzava gli occhi al cielo e si fermava un poco; interrogato che cosa facesse allora, rispondea: "Piglio la mira per accertare il colpo". E così facciamo ancor noi, prima di principiare qualche azione, prendiamo la mira con dire: "Signore, fo questo per piacere a voi".