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S. Alfonso Maria de Liguori Via della salute IntraText CT - Lettura del testo |
§. IX. PRATICA DE' MEZZI PER ACQUISTARE L'AMORE A GESU-CRISTO
Gesu-Cristo dee esser tutto il nostro amore. Egli se lo merita, sì perché è un Dio d'infinita bontà, sì perché ci ha amati sino a morire per noi. Oh quanta obbligazione noi abbiamo a Gesu-Cristo! quanto noi abbiamo di bene, di lumi, chiamate, perdoni, aiuti, speranze, consolazioni, tenerezze, affetti amorosi, tutto l'abbiamo da Gesu-Cristo. Ma veniamo a' mezzi per acquistar l'amore a Gesu-Cristo. Per I. bisogna desiderare questo amore a Gesu-Cristo, e perciò bisogna domandarcelo spesso, specialmente nell'orazione, nella Comunione e nella visita al SS. Sagramento. E questa è la grazia, che dee cercarsi ancora a Maria SS., all'Angelo custode ed al santo nostro avvocato, che ci facciano amare Gesu-Cristo. Dice S. Francesco di Sales1 che la grazia dell'amare Gesu-Cristo contiene tutte le grazie, perché chi ama veramente Gesu-Cristo, non può mancare in niuna virtù. Per 2. Se vogliamo acquistare l'amore a Gesu-Cristo, bisogna discacciare dal cuore ogni affetto di terra; nel cuore pieno di terra non vi trova luogo l'amor divino. Dicea S. Filippo Neri:2 "Quanto amore diamo alle creature, tanto ne togliamo a Dio". Per 3. bisogna esercitarsi spesso, specialmente
nell'orazione, in fare atti d'amore a Gesu-Cristo. Gli atti d'amore sono le legna, che mantengono acceso il fuoco della santa carità. Facciamo atti d'amore di compiacenza, dicendo: "Gesù mio, godo che siete infinitamente felice, e che il vostro Eterno Padre v'ama quanto se stesso". Di benevolenza: "Vorrei, Gesù mio, che tutti vi conoscessero e tutti v'amassero". Di preferenza, dicendo: "Gesù mio, v'amo sopra ogni cosa, v'amo più di me stesso". Facciamo ancora spesso atti di contrizione, che si chiamano atti di amor doloroso.
Per 4. chi vuole infiammarsi certamente di amore verso Gesu-Cristo, procuri di meditare spesso la sua passione.3 Fu rivelato ad un santo solitario che non v'è esercizio più atto ad accendere l'amor divino, che il considerare spesso le pene e l'ignominie, che Gesu-Cristo ha patite per nostro amore. Io dico non esser possibile che un'anima la quale spesso medita la passione di Gesu-Cristo, non s'innamori di Gesu-Cristo. Egli a questo fine, potendo salvarci con una sola goccia di sangue, anzi con una sola preghiera, volle tanto patire e spargere tutto il suo sangue, per tirare i nostri cuori ad amarlo; onde chi medita la sua passione, fa una cosa molto a lui grata. Per tanto, lettor mio, fate voi spesso la vostra meditazione sopra i dolori di Gesu-Cristo,
almeno fatela in ogni venerdì, giorno in cui egli morì per nostro amore. A tal fine in questo libro, come vedete, ho poste molte meditazioni della passione di Nostro Signore, così nella Prima, come nella Seconda Parte. E per maggior consolazione dell'anime, che desiderano di amar Gesu-Cristo, soggiungo qui appresso le seguenti considerazioni (col nome di Saette di Fuoco4) sopra di molti passi delle Scritture, che parlano dell'amore, che ci ha portato Gesu-Cristo nell'opera della nostra redenzione.