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S. Alfonso Maria de Liguori
Visite al SS. Sacramento

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- 303 -


Atto per la Comunione Spirituale.

Gesù mio, credo che voi state nel SS. Sacramento. V'amo sopra ogni cosa e vi desidero nell'anima mia. Giacché ora non posso ricevervi sacramentalmente, venite almeno spiritualmente al cuore mio. Come già venuto io v'abbraccio, e tutto mi unisco a voi. Non permettete ch'io m'abbia mai a separare da voi.

E più breve

Vi credo, Gesù, nel SS. Sacramento, v'amo e vi desidero. Venite al cuore mio. Io v'abbraccio, non vi partite più da me.10

Absorbeat, quaeso, Domine Iesu Christe, mentem meam ignita et melliflua vis amoris tui, ut amore amoris tui moriar, qui amore amoris mei dignatus es mori. S. Francesco.11

O amore non amato, amore non conosciuto. S. Maria Madd. de' Pazzi.12

O sposo mio, quando a te mi rapirai? S. Pietro d'Alcantara.13


- 304 -


Gesù mio bene, dolce mio amore,

Ferisci, infiamma questo mio core, Sì che tutt'arda sempre per te.

Viva l'amore di Gesù nostra vita, nostro tutto, e viva Maria nostra speranza. Amen.14




10 Nelle prime ed. fino al 1755: non vi partite mai più da me. - Nell' ed. del 1748 la Comunione spirituale terminava qui, mancando tute le orazioni e giaculatorie seguenti.



11 Absorbeat, quaeso, Domine, mentem meam ab omnibus, quae sub caelo sunt, ignita et melliflua vis amoris tui; moriar, qui amore amoris mei dignatus es mori: per temetipsum Dei Filium, qui cum Patre, etc. Amen». S. FRANCISCUS ASSISIAS, Oratio ad impetrandum divinum amorem. Opera, Pedeponti, 1739, tom. 1, pag. 19, 20.



12 «Soggiunsemi dipoi (Gesù, parla la Santa) che volea che, a guisa di mesta tortorella, sempre gemessi e mi condolessi ch' egli è poco amato e conosciuto dalle creature». PUCCINI, Vita, Firenze, 1611, parte 2, cap. 1. - «Fermatasi nella contemplazione dell' Umanato Verbo, che fu sopra quella (croce) confitto, cominciò ad esclamare: O Amore, o Amore, quanto sei poco conosciuto ed amato! Se non trovi dove ti riposare, vieni, o Amore, tutto in me, che ben io ti raccetterò! O anime create dall' Amore, perché non amate l' Amore?» PUCCINI, Vita, Firenze, 1611, parte 1, cap. 12.



13 «Petizione particolare dell' amor di Dio. Sopra tutte queste virtù, dammi, Signor, grazia, che io ti ami con tutto il cuor mio... O total speranza mia, o total mia gloria, tutto mio rifugio ed allegrezza, o amato mio fra tutti gli amati, o florido sposo, o sposo soave e sposo mellifluo, o dolcezza del cuor mio... o amabil principio mio, e somma sufficienza mia... Apparecchia, Signore, un piacevole albergo per te in me, perché... venghi a me, e riposi in me. Mortifica in me quel tutto, che dispiace agli occhi tuoi di vedere... [ETML-P:A]O quando sia questo, quando ti piacerò in tute le cose....? quando mi unirai, annegherai, trasporterai e nasconderai in te...? quando, tolti via tutti gli impedimenti e disturbi, mi farai un medesimo spirito con te, perché mai più abbia da appartar da te? ...» S. PIER D' ALCANTARA, alla vita del Santo, scritta da dell' Oratorio, Venezia, 1702, pag. 32, 33 (dell' Appendice).



14 Nell' ed. del 1749 vi si trovano già le giaculatorie e la strofetta come ora nel testo; vi manca solo l' Amen finale.






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