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S. Alfonso Maria de Liguori
Visite al SS. Sacramento

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VISITA VIII.

Ad ogni anima che visita Gesù nel SS. Sacramento egli le dice le parole che disse alla sacra sposa: Surge, propera,


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amica mea, formosa mea, et veni (Cant. I).1 Anima che mi visiti, surge, alzati su dalle tue miserie, io son qui per arricchirti di grazie. Propera, accostati a me vicino, non temere della mia maestà che s'è umiliata in questo Sacramento per toglierti il timore e darti confidenza. Amica mea, non mi sei più nemica ma amica, giacché tu mi ami ed io t'amo. Formosa mea, la mia grazia ti ha fatta2 bella. Et veni, vieni su, abbracciati con me, cercami3 quel che vuoi con confidenza grande.

Dicea S. Teresa che questo gran Re di gloria perciò si è travestito colle specie di pane nel Sacramento ed ha coverta4 la sua maestà per dare a noi animo di accostarci con più confidenza al suo Cuore divino.5

Accostiamoci dunque a Gesù con gran confidenza ed affetto: uniamoci con esso e cerchiamogli grazie.

Quale gioia dee essere la mia, o Verbo Eterno fatt'uomo e sacramentato per me, sapendo che sto innanzi a voi che siete il mio Dio, siete una maestà infinita, una bontà infinita che tanto affetto avete per l'anima mia? Anime che amate Dio, da dove vi trovate, in cielo o in terra, amatelo ancora per me.6 Maria madre mia, aiutatemi ad amarlo. E voi, amantissimo Signore, fatevi l'oggetto di tutti gli amori miei. Impadronitevi di tutta la mia volontà. Possedetemi tutto. Io vi consacro tutta la mia mente, acciocché pensi sempre alla vostra bontà;7 vi consacro anche il mio corpo, acciocché mi aiuti a darvi gusto; vi consacro l'anima mia, acciocché sia tutta vostra. Vorrei, o diletto dell'anima mia, che tutti gli uomini conoscessero la tenerezza dell'amore che loro portate, acciocché vivessero tutti solo8 per onorarvi e darvi gusto, come voi desiderate e


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meritate. Viva almeno io sempre innamorato della vostra bellezza infinita. Io voglio fare quanto posso da oggi avanti per gradirvi. Propongo di non tralasciare qualsivoglia cosa che intenda essere di vostro gusto, mi costasse ogni pena, il perdere9 ogni cosa, anche la vita. Beato me, se perdo tutto per fare acquisto di voi, mio Dio, mio tesoro, mio amore,10 mio tutto! - Giac. Gesù, amor mio, pigliatemi tutto, possedetemi tutto.

La comunione spirituale.




1 Surge, propera, amica mea... formosa mea, et veni. Cant. II, 10. -



2 Prima del 1755: ti fa.



3 Venezia, 1758: ricercami.



4 Napoli, 1748, '49: coverto; Venezia, 1758: coperta;  le altre: coverta.



5 «Si os da pena no verle con los ojos corporales, mirà que no nos conviene... Y viendo tan gran Majestad, como osarìa una pecadorcilla como yo, que tanto le ha ofendido, estar tan cerca de El? Debajo de aquel pan, està tratable; porque si el rey se disfraza, no parece se nos daria nada de conversar sin tantos miramientos y respetos con El: parece està obligado a sufrirlo, pues se disfrazò». S. TERESA, Camino de perfecciòn, cap. 34. Obras, p. 164.



6 Nelle ed. prima del 1755 vi è aggiunto : lodatelo, ringraziatelo ancora per me.



7 Idem: vi si legge anche: vi consacro il mio cuore, acciocché non ami altro che voi.



8 Napoli, 1748, '49: acciocché solo vivessero tutti.

9 Venezia, 1758: dovessi perdere.



10 Prima del 1755 manca: mio amore.






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