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S. Alfonso Maria de Liguori
Visite al SS. Sacramento

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VISITA XXII.

Andava la Sposa de' sacri Cantici trovando il suo diletto, e non trovandolo andava dimandando: Num quem diligit anima mea vidistis? (Cant. III, [3]). Allora non vi era Gesù in terra:


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ma ora, se un'anima che ama Gesù lo va cercando, lo trova sempre nel SS. Sacramento. Diceva il V.P. Maestro Avila che fra tutt'i santuari non sapeva trovaredesiderare santuario più amabile, che una chiesa dove sta il SS. Sacramento.1

Oh amore infinito del mio Dio, degno d'infinito amore! Oh come avete potuto, Gesù mio, arrivar ad abbassarvi tanto che per trattenervi cogli uomini e per unirvi ai loro cuori vi siete umiliato fino a nascondervi sotto le specie di pane? O Verbo Incarnato, voi siete stato sommo nell'umiliarvi, perché siete sommo nell'amare. Come poss'io non amarvi con tutto me stesso, sapendo quanto avete fatto per cattivarvi il mio amore? Io v'amo assai, e perciò antepongo il vostro compiacimento ad ogni mio interesse, ad ogni mia soddisfazione. Il gusto mio è di dar gusto a voi, mio Gesù, mio Dio, mio amore, mio tutto. Accendete in me una gran fame di star continuamente alla presenza di voi sacramentato, e di ricevervi e tenervi compagnia.2 Sarei un ingrato se non accettassi così dolce e cortese invito. Ah Signore, distruggete in me tutto l'affetto alle cose create. Voi volete che solo voi, mio Creatore, siate il segno di tutti i miei sospiri, di tutti gli amori miei. V'amo, bontà amabilissima del mio Dio. Non cerco da voi altro che voi. Non voglio i contenti miei, voglio e mi basta il contento vostro. Accettate, Gesù mio, questo buon desiderio di un peccatore che vi vuol amare. Aiutatemi colla vostra grazia: fate ch'io misero schiavo dell'inferno sia da ogg'innanzi schiavo felice del vostro amore. - Giac. V'amo Gesù mio bene sopra ogni bene.3

La comunione spirituale.




1 «Dixit forte ei e familiaribus unus: «Domine, utinam a Christianis urbs Hierusalem possideretur, ut paulatim eo commigrare liceret, sanctissique illic locis emori ubi Christus nostram operatus est salutem.» Audita re, solita animi pausa reposuit: «Nonne habes sacrosanctum Altaris Sacramentum? Eius dum venit mihi in mentem, quaecumque in terris sunt fastidio.» LUDOVICUS GRANATENSIS, O. P., Vita Magistri Ioannis Avilae, lib. 2, § Quam deditus Eucharistiae Sacramento fuerit. Opera, III, Coloniae Agrippinae, 1626, pag. 840, col. 1.



2 Prima del 1755: e di ricevervi spesso nella santa Comunione. Mi atterrisce, è vero, d' accostarmi a voi la vostra grandezza e  la mia miseria; ma mi dà animo la vostra bontà, che con tanto amore m' invita a ricevervi e tenervi compagnia.



3 Napoli, 1758: V' amo, Gesù mio, a voi tutto m' abbraccio e stringo;  1749: V' amo, Gesù mio, v' abbraccio e stringo.




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