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S. Alfonso Maria de Liguori
Apparecchio alla Morte

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PUNTO II

Dice S. Tommaso d'Aquino1 che il dono della grazia eccede ogni dono che può ricevere una creatura, mentre la grazia è una partecipazione della stessa natura di Dio. «Donum gratiae excedit omnem facultatem naturae creatae, cum sit participatio divinae naturae». E prima già lo disse S. Pietro: «Ut per haec efficiamini divinae consortes naturae» (II. Petr. 1. 4). Tanto ci ha meritato Gesu-Cristo colla sua passione: Egli ci ha comunicato lo stesso splendore che ha ricevuto da Dio. «Et ego claritatem, quam dedisti mihi, dedi eis» (Io. 17. 22). In somma chi sta in grazia di Dio, si fa una cosa con Dio: «Qui adhaeret Domino, unus spiritus est» (1. Cor. 6. 17). E disse il Redentore che in un'anima che ama Dio, viene ad abitarvi tutta la SS. Trinità: «Si quis diligit me, Pater meus diliget eum... et ad eum veniemus, et mansionem apud eum faciemus» (Io. 14. 23).

È così bella agli occhi di Dio un'anima in grazia che Dio stesso la loda: «Quam pulchra es, amica mea! quam pulchra es!» (Cant. 4. 1). Il Signore da un'anima che l'ama par che non sappia partire gli occhi né l'orecchie per tutto ciò che gli domanda.2 «Oculi Domini super iustos, et aures eius in preces eorum» (Ps. 33. 16). Dicea S. Brigida3 che non si potrebbe vedere da un uomo la bellezza d'un'anima in grazia di Dio, senza morire per lo gaudio. E S. Caterina da Siena,4 vedendo già un'anima in grazia, disse ch'ella volentieri avrebbe data la vita, acciocché quell'anima5 non avesse perduta una tanta bellezza;


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e perciò la santa baciava la terra per dove passavano i sacerdoti, pensando che per mezzo loro l'anime si rimettono in grazia di Dio.

Quanti acquisti poi di meriti può fare un'anima in grazia! In ogni momento ella può acquistare una gloria eterna. Dice S. Tommaso6 che ogni atto d'amore fatto da un'anima merita un paradiso a parte: «Quilibet actus caritatis meretur vitam aeternam». Che stiamo dunque noi ad invidiare i grandi del mondo? se stiamo in grazia di Dio, possiamo continuamente acquistare grandezze assai maggiori in cielo. Un certo fratello coadiutore della Compagnia di Gesù, come scrive il P. Patrignani7 ne' suoi Menologi, comparve dopo morte, e disse ch'egli era salvo insieme con Filippo II re di Spagna; e che amendue8 godeano già la gloria, ma che quanto minore egli era stato in terra di Filippo, tanto maggiore era in paradiso. In oltre, solamente chi la prova, può intender la pace che gode anche in questa terra un'anima che sta in grazia di Dio. «Gustate, et videte, quam suavis est Dominus» (Ps. 33).9 Non possono venir meno le parole del Signore: «Pax multa diligentibus legem tuam» (Ps. 118. 165). La pace di chi sta unito con Dio avanza tutti i piaceri, che può dare il senso e 'l mondo. «Pax Dei, quae exsuperat omnem sensum» (Philipp. 4. 7).

Affetti e preghiere

O Gesù mio, Voi siete quel buon pastore, che vi siete lasciato uccidere per dar la vita a noi vostre pecorelle. Quand'io fuggiva da Voi, non avete lasciato Voi di venirmi appresso cercandomi; ricevetemi ora ch'io cerco Voi, e pentito ritorno a' piedi vostri. Donatemi di nuovo la vostra grazia, ch'io miseramente ho perduta per colpa mia. Io me ne pento con tutto il cuore, vorrei morirne di dolore,


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pensando di avervi voltate tante volte le spalle. Perdonatemi per li meriti di quella morte amara, che faceste per me sulla croce. Ligatemi10 colle dolci catene del vostro amore, e non permettete ch'io fugga più11 da Voi. Datemi forza di soffrir12 con pazienza tutte le croci che mi mandate, giacché io mi ho meritate le pene eterne dell'inferno. Fate ch'io abbracci con amore i disprezzi che riceverò dagli uomini, giacché ho meritato di star sotto i piedi de' demoni eternamente. Fate in somma ch'io ubbidisca in tutto alle vostre ispirazioni, e vinca tutti i rispetti umani per amor vostro. Io son risoluto da ogg'innanzi di voler servire solamente a Voi; dicano gli altri quel che vogliono, io voglio amare solamente Voi, o mio Dio amabilissimo. Solo a Voi voglio piacere; ma Voi datemi il vostro aiuto, senza cui non posso niente. V'amo, Gesù mio, con tutto il cuore, e confido al13 vostro sangue.

Maria speranza mia, aiutatemi colle vostre preghiere. Io mi glorio d'esser vostro servo; e Voi vi gloriate di salvare i peccatori, che a Voi ricorrono; soccorretemi e salvatemi.




1 [2.] S. THOMAS, Summa theol., I-II, q. 112, a. I, c.: «Donum autem gratiae excedit omnem facultatem naturae creatae, cum nihil aliud sit quam quaedam participatio divinae naturae, quae excedit omnem aliam naturam».



2 [18.] domanda) comanda NS7: lezione certamente errata.



3 [20.] S. BIRGITTA, Revelationes, l. II, c. 18, Coloniae Agrippinae 1628, 105: «Si enim videres spiritualem pulchritudinem Angelorum et animarum sanctarum, corpus tuum non sufficeret videre, sed rumperetur quasi vas corruptum et putridum, propter gaudium animae ex visione».



4 [21.] LOHNER, Bibl. man., tit. CLIII (zelus); IV, Venetiis 1738, 315, col. 2: «S. Catharina Senensis, cum Deus aliquando animae in gratia exsistentis pulchritudinem ei ostendisset, tanto internae laetitiae sensu perfundebatur, ut continere se non posset, quin terram oscularetur calcatam ab iis, qui verbo Dei animas a peccatis ad pulchritudinem gratiae divinae reducunt». Cfr. B. RAIMONDO DA CAPUA, La vita della serafica sposa S. Caterina da Siena, p. II, c. 4, nn. 5-6; trad. B. Pecci, Siena 1707, 157-161.



5 [23.] quell'anima) per l'anima BR2.



6 [4.] S. THOMAS, Summa theol., I-II, q. 114, a. 7, ad 3: «Quilibet actus caritatis meretur absolute vitam aeternam».



7 [10.] PATRIGNANI, Menologio, III, Venezia 1730, 6-8 parla del Fratello coadiutore Francesco Lacci morto a Napoli il 2 settembre 1598 e di Filippo II finito il 13 dello stesso mese, ma omette la visione, che si legge in SCHINOSI, Istoria della Compagnia di Gesù appartenente al Regno di Napoli, l. IV, c. 4: I, Napoli 1706, 300: «Lacci apparve ad un medico e disse: Il Re si trova anch'esso in cielo, dove tanto la mia condizione è più sollevata e fortunata della sua, quanto qui nella bassa terra era la sua più che non la mia».



8 [11.] amendue) ambedue BR1 BR2.



9 [16.] Ps., 33, 9.



10 [2.] ligatemi) legatemi BR1 BR2.



11 [3.] fugga più) più fugga BR2.



12 [4.] soffrir) soffrire BR1 BR2.



13 [13.] confido al) confido nel VR BR1 BR2.






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