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S. Alfonso Maria de Liguori
Atti per la Santa Comunione

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V. Atto di petizione.

Anima mia, che fai? non è tempo di perdere32 il presente; è tempo prezioso, in cui puoi ricevere tutte le grazie che dimandi. Non vedi l'Eterno Padre che ti sta amorosamente guardando vedendo dentro di te il suo diletto Figlio, l'oggetto più caro del suo amore? Discaccia ora tutti gli altri pensieri, ravviva la fede, allarga il cuore e domanda quanto vuoi.

Non senti Gesù medesimo che ti dice: Quid vis ut tibi faciam?33 Anima, di', che vuoi da me? Io son venuto apposta per arricchirti e contentarti: domanda con confidenza ed avrai quanto vuoi.

Ah mio dolcissimo Salvatore, giacché voi siete venuto in me per farmi grazie e desiderate che io ve le dimandi, io non vi cerco beni di terra, non ricchezze, non onori, non piaceri; donatemi, io vi prego, un gran dolore dei disgusti che vi ho dati; donatemi una gran luce che mi faccia conoscere la vanità di questo mondo e 'l merito che voi avete d'essere amato. Cambiatemi questo cuore, distaccatelo da tutti gli affetti di terra, datemi un cuore tutto uniforme alla vostra santa volontà, che non cerchi altro che il vostro maggior compiacimento e che non aspiri ad altro che al vostro santo amore. Cor mundum crea in me Deus.34

Io non merito questo, ma lo meritate voi, o Gesù mio, giacché siete venuto ad alloggiare nell'anima mia: io ve lo domando per li meriti vostri e della vostra SS. Madre e per l'amore che portate al vostro Eterno Padre.


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Qui fermatevi a chiedere a Gesù qualche altra grazia particolare per voi e per li prossimi. E non vi scordate de' peccatori e delle anime del purgatorio. E pregate per me che ho composto questo libretto per vostro bene.

Eterno Padre, Gesù Cristo medesimo vostro Figlio ci ha detto:35 Amen, amen dico vobis, si quid petieritis Patrem in nomine meo dabit vobis.36 Per amore dunque di questo Figlio ch'io tengo nel mio petto, esauditemi voi e donatemi quello che vi domando.37

Amores mei dulcissimi, Iesu et Maria, pro vobis patiar, pro vobis moriar, sim totus vester, sim nihil meus (Alph. Rod.)38 Sia sempre lodato e ringraziato il SS. Sacramento. Sia benedetta la santa immacolata39 concezione della B. Vergine Maria.

Vi è l'indulgenza a chi dice la seguente orazione:40

Anima Christi, sanctifica me.

Corpus Christi, custodi me.

Sanguis Christi, inebria me.

Aqua lateris Christi, purifica me.


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Passio Christi, conforta me.

O bone Iesu, exaudi me.

Intra vulnera tua absconde me;

Et ne permittas me separari a te.

Ab hoste maligno defende me.

In hora mortis meae voca me.

Et iube me venire ad te;

Ut cum sanctis et angelis tuis collaudem te

Per infinita saecula saeculorum.

 




32 Le ed. del 1748, '49 e '51 hanno più propriamente: tempo da perdere.



33 Quid tibi vis faciam? Marc. X, 51.



34 Ps. L, 12.

35 Napoli, 1748 e '49: promesso.



36 Io. XVI. 23.



37 Nell'ed. del 1748 gli Atti terminano qui. Le altre aspirazioni e giaculatorie si trovano in tutte le altre edizioni posteriori.



38 Questa è la forma consueta dell'invocazione di S. ALFONSO RODRIGUEZ. La forma primitiva vien così riferita dal suo ultimo biografo, P. Giuseppe BONAVENIA, Vita, Roma, 1888, lib. 2, cap. 15, pag. 167: «Mi si offre un proposito fatto da Alfonso ne' seguenti termini: «Il terzo esercizio sarà che sempre tragga innanzi a te il dolcissimo Gesù e la purissima Maria Madre sua: dal lato del tuo cuore Gesù, e dal lato diritto la sua Madre, dicendo loro: Gesù, Maria, miei dolcissimi signori, muoia io, e patisca io per i vostri amori. Andrai sempre con attuale amore amandoli».



39 Nelle ed. del 1749, '51 e '54 vi è: e purissima.



40 Nell'ed. del 1749 si legge: Vi è l'indulgenza a chi lo dice. Viva Gesù, Maria e Giuseppe. Poi segue: Anima Christi, ecc. - Il testo di queste invocazioni, approvato con decreto del 9 gennaio 1854, è il seguente: Anima Christi, sanctifica me. - Corpus Christi, salva me. - Sanguis Christi inebria me. - Aqua lateris Christi, lava me.  - Passio Christi, conforta me. - O bone Iesu, exaudi me. - Intra  tua vulnera  absconde me, - Ne permittas me separari a te. - Ab hoste maligno defende me. - In hora mortis meae voca me. - Et iube me venire ad te, - Ut cum Sanctis tuis laudem te, - In saecula saeculorum. Amen. -  L'indulgenza è di 300 giorni ogni volta, di 7 anni una volta al giorno, recitandole dopo la S. Comunione, plenaria una volta al mese, alle solite condizioni, a coloro che le avranno recitate almeno una volta al giorno. PRECES ET PIA OPERA...Romae, 1938, p. 60.




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