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S. Alfonso Maria de Liguori
Breve dissertazione...moderni increduli

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Breve dissertazione contra gli errori de' moderni increduli oggidì nominati materialisti e deisti

Approccio alla lettura

Scheda

Edizioni contemporanee a S. Alfonso

1756, Napoli, Pellecchia, in 12°, pp. 133.

E’ un compendio diviso in due parti. La prima è diretta contro i materialisti e il panteismo di Spinosa; la seconda, contro i deisti, riporta le prove della verità della religione cristiana, della rivelazione, della spiritualità e dell’immortalità dell’anima. In modo particolare vi sono rifiutate le teorie di Bercley, Leibnitz, Wolff, Hobbes e Voltaire.

S. Alfonso lo compose per gli studenti della sua Congregazione e per i sacerdoti che non avevano il tempo di studiare le opere voluminose degli errori ricorrenti dell’epoca.

Inviando a Remondini un esemplare stampato a Napoli, il Santo gli scrive (7 luglio 1756) che questo lavoro gli ha costato molta fatica; egli vi ha riunito tutto ciò che ha letto in molti libri. E cita in particolare la Dissertazione contro i materialisti e altri increduli di Moniglia, la Della Religione rivelata di Concina, le Lettere teologiche di Vestrini, le Institutiones theologicae-dogmaticae di Del Giudice, gli Elementa metaphysicae di Sauvant Génois, le Lettere familiari contro l’ateismo di Megalotti...

Il Santo è persuaso del valore di quest’opera: "E’ piccolo, ma tutto sugo", scrive ancora al Remondini e lo spinge a stamparlo, dicendogli di aver ricevuto "alte" approvazioni. In effetti Benedetto XIV gli aveva indirizzato, il 27 luglio 1756, una lettera di approvazione, il cui testo è pubblicato nelle Lettere di S. Alfonso, Roma 1894, vol.3, p. 35.

Remondini non pubblicò la Breve Dissertazione; vi fu un’altra edizione contemporanea a quella di Pellecchia del 1756. Dal mese di agosto 1758, non esiste più che qualche raro esemplare (lettera del 10 agosto 1758). Nel corso delle nostre ricerche noi ne abbiamo incontrato uno solo e precisamente presso i Lazzaristi (Vincenziani) di Napoli, la cui biblioteca è riccamente fornita di antiche edizioni alfonsiane, senza dubbio "omaggi dell’autore" (di S. Alfonso) al suo amico e consigliere P. Cutica.

La Breve dissertazione avrebbe dovuto avere delle aggiunte e correzioni nella edizione del Remondini, come si rileva dagli appunti mandati dallo stesso S. Alfonso. A questo riguardo vedi l’opera 116 Brani apologetici inediti con relativa introduzione e scheda del Gregorio.

 

P. Maurice De Meulemeester

Bibliographie générale des écrivains rédemptoristes,

Louvain 1933, p. 86

 




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