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S. Alfonso Maria de Liguori
Canzoncine spirituali

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- 239 -


Canzoncina a Gesù Bambino.

 

Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo,

E vieni in una grotta al freddo, al gelo.

O Bambino mio Divino,

Io ti vedo qui tremar.

O Dio beato,

E quanto ti costò l'avermi amato!

 

A Te, che sei del mondo il Creatore

Mancano panni e fuoco, o mio Signore.

Caro eletto Pargoletto,

Quanto questa povertà

Più m'innamora,

Giacché ti fece Amor povero ancora.

 

Tu che godi il gioir nel Divin Seno1,

Come vieni a penar su questo fieno?2

Dolce amore del mio core,

Dove Amor ti trasportò?

O Gesù mio,

Per chi tanto patir, per amor mio!

 

Ma se fu tuo volere il tuo patire,

Perché vuoi pianger poi, perché vagire?

Sposo mio, Amato Dio,


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mio Gesù, t'intendo3;

Ah mio Signore,

Tu piangi non per duol, ma per amore.

 

Tu piangi per vederti da me ingrato

Dopo sì grande Amor, sì poco amato.

O Diletto del mio petto,

Se già un tempo fu così,

Or Te solo bramo.

Caro, non pianger più, ch'io t'amo, io t'amo4.

 

Tu dormi, o Ninno mio, ma intanto il Core,

Non dorme no, ma veglia a tutte l'ore:

Deh mio bello e puro Agnello,

A che pensi dimmi Tu?

O Amore immenso,

A morire per te, rispondi, Io penso.

 

Dunque a morir per me Tu pensi, o Dio,

E ch'altro amar fuori di Te poss'io?5

O Maria, Speranza mia,

S'io poc'amo il tuo Gesù,

Non ti sdegnare,

Amalo Tu per me, s'io nol so amare.




1 [13-14.] «Tu lasci del tuo Padre il Divin Seno

Per venire a penar su questo fieno» («Op. Spir.» Ed. VI, 1755, Gessari; «Op. Spir.» 1758, Venezia; «Op. Spir.» 1784, Bassano...)

«Tu lasci il bel gioir del Divin Seno

Per venire a penar su questo fieno» («Op. Spir.» Ed. XI, 1758, Di Domenico; «Op. Spir.» Ed. XI, 1759, Gessari; «Novena del Natale» 1779, Bassano...).



2 [14.] - N.B.) Il Promotor Fidei in una delle sue «Animadversiones» (Act. Doctor., p. 20, Num. 20) censurò il verso: «Tu lasci del tuo Padre il divin seno» come contrario a quelli di S. Tommaso: «Verbum supernum prodiens - Nec Patris linquens dexteram». Il Propugnatore della Causa del Dottorato difese (p. 154-155, Cap. VI, Art. I), nel rispondere, l'autenticità della lezione: «Tu che godi il gioir nel Divin Seno» e tolse l'appiglio alla critica.

3 [22.] «Chi ti strinse sì a patir?» («Via della Salute», 1784, Bassano).



4 [30.] «Caro, non pianger più, perch'io t'amo» («Novena del Natale». 1773, Napoli).

«Caro non pianger più, ch'io t'amo, t'amo» («Canz. Spir.» Ed. XI, 1785, Paci).



5 [38.] «Ed altro amar fuori di Te poss'io» («Op. Spir.» Ed. VI, 1755, Gessari).

«Ed altr'oggetto amar come poss'io?» («Via della Salute», 1784, Bassano).

«E chi altro amar fuori di Te poss'io?» (Reuss, 1896; Di Coste, 1932).






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