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S. Alfonso Maria de Liguori
Canzoncine spirituali

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- 268 -


Maria Addolorata che parla sul Calvario.

«O vos omnes qui transitis per viam, attendite

et videte, si est dolor sicut dolor meus»

 

O voi ch'in tante mie pene amare1

Lieti ne andate per questa via,

Vedete oh Dio, se mai vi sia

Dolore eguale al mio dolor.

 

Questo che innanzi lacero, esangue

Mi sta morendo su di quel legno,

Questo è mio Figlio, che non è degno2

Di strazi e scherni, ma sol d'amor3.

 

Questo è quel Figlio, che 'l gran Fattore

Del Mondo tutto vanta per Padre;

E questo è Quello che per sua Madre4

Prima del mondo mi destinò.

 

Egli è quel Dio che in quella notte5

Vidi la prima fatto Bambino,

Che col suo bello Viso Divino

Sin da quel punto m'innamorò.


- 269 -


Egli mi scelse per sua diletta

Fida compagna della sua vita:

E poi mi tenne sempre ferita

E innamorata di sua beltà.

 

E questo è Quello, ch'ora mi vedo6

Su quel d'affanni letto funesto7

Morir tra peneafflitto e mesto,

Che ancor le pietre move a dolor.

 

Dove si volge, Egli non trova

Chi lo difenda, o lo conforti8;

Ma tutti vede intenti e accorti

A far più duro il suo patir.

 

Eterno Padre, Tu che sì l'ami,

Come dal Cielo Tu puoi soffrire

Veder tal Figlio tanto patire,

E non avergli neppur pietà?

 

Ma oh Dio, che 'l Padre vestito il vede

Di nostre colpe, ed Egli irato9

Seco si mostra; finché spirato

Nol miri in Croce per nostro amor10.

 

Figlio diletto, or che alla morte

Già sei vicino, almen sapessi

Io consolarti, o almen potessi

Tra le mie braccia farti spirar!


- 270 -


Ahi, che non posso darti sollievo11:

Anzi ch'io stessa col mio dolore

Porto più pena al tuo bel Core,

Rendo più amaro il tuo morir.

 

Anime amanti, amate, amate12

Chi tutto acceso per voi d'Amore,

Tutto contento per voi sen more13,

E a voi non cerca altro che Amor.

 




1 [1-4.] «O voi che in questa valle di pianti,

Tra tante pene ognor vivete;

Guardate intorno e poi vedete

 Se v'è dolore pari al mio duol» (Sarn. «Via facile del Paradiso» 1738; «Mondo Sant.» Edizione II, 1739).



2 [7.] «Questo è mio Figlio, che non già è degno» («Glorie di Maria» 1750, Pellecchia; 1766, Parma; 1784, Bassano).



3 [7-8.] «Questo è mio Figlio, ch'è troppo degno

E d'ogni amore e d'ogni onor» (Sarn. «Via facile del Paradiso» 1738; «Mondo Sant.» 1739).



4 [11.] «Ed Egli è quello che per sua Madre» (Sarn. «Via facile del Paradiso» 1738; «Mondo Sant.» 1739).



5 [13.] «Egli è il mio Dio, che in quella notte» («Glorie di Maria» 1750; Parma, 1766; Bassano, 1784).

6 [21.] «E questo è quello ch'ora vi vedo» («Glorie di Maria» 1750; Parma, 1766).



7 [22.] «In quel d'affanni letto funesto» («Canz. Spir.» Ed. IX, 1774; Ed. XI, 1785).



8 [26.] «Chi lo difenda o lo conforti» («Op. Spir.» 1755, Gessari; 1769, Firenze).



9 [34.] «Dell'altrui colpe ed Egli irato» («Glorie di Maria» 1760, Venezia; Bassano, 1784).



10 [36.] «Nol veda in Croce per nostro amor» («Gloria di Maria» 1750, Venezia; Bassano, 1784).

11 [41.] «Ahi che non posso dart'un sollievo» (Sarn. «Via facile del Paradiso» 1738; «Mondo Sant.» 1739).



12 [45.] «Alme redente, amate, amate» (Sarn. «Mondo Santif.» 1739, Ed. II).



13 [47.] «Tutto contento per voi sen muore» («Glorie di Maria» 1760, Venezia; Parma, 1766; Bassano, 1784).






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