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S. Alfonso Maria de Liguori Canzoncine spirituali IntraText CT - Lettura del testo |
SOPRA LE SUE PAROLE: «Moro, perché non moro».
O Angeli amanti, che in Cielo più ardete2,
Dal Cielo venite, e voi soccorrete
Del vostro adorato diletto Gesù.
L'Amante dell'alme, l'Amore, la Vita
Con dardo di fuoco così l'ha ferita,
Ardendo, languendo per chi la ferì3.
È troppo l'affanno d'un core piagato,
Amare e trovarsi lontan dall'Amato:
Voi dunque venite,
E almen compatite
Teresa, che geme lontan dal suo Ben.
L'ardor di vedere l'amato Signore,
Nel mentre l'infiamma, la strugge d'amore4.
Perché non l'uccide, la morte le dà5.
Ma s'altri non viene, Tu vieni, o Diletto,
Che fiamma sì cara accendesti in quel petto.
Tu, che lo piagasti, Tu sanalo ancor7.
La Sposa in piacerti fedele t'è stata8,
E tutto lasciando a Te tutta s'è data:
Or troppo Ella t'ama,
A Te vuol venire, contentala Tu.
PER LA CORONELLA IN ONORE DI S. TERESA.
Ferisci ancor me.
E il cor le rapisti» (Sarn. «Crist. Illum.» 1743).
«E Tu lo piagasti, Tu sanalo ancor» (S. Alf. «Consid. su S. Teresa» 1743).
E tutto lasciando, s'è tutta a Te data» (Sarn. «Crist. Ill.» 1743).