Preghiera di un'anima amante desolata.

Gesù mio crocifisso, voi già sapete che per amor vostro ho lasciato tutto, ma dopo che voi mi avete fatto lasciar tutto, mi trovo che mi avete lasciato ancora voi. Ma che dico, amor mio; compatitemi, non son io che parlo, è la mia debolezza che mi fa così parlare: io per me merito ogni pena per tante mie colpe. Voi mi avete lasciata come io meritava e mi avete privata della vostra amorosa assistenza colla quale mi avete tante volte consolata; io non però quantunque sconsolata e da voi abbandonata mi veda, mi protesto che voglio sempre amarvi e benedirvi. Purché non mi priviate della grazia di potervi amare trattatemi come volete. Vi dirò come vi dicea quella vostra diletta serva:

T'amo, sebben mi veda

Nemica agli occhi tuoi:

Scacciami quanto vuoi,

Sempre ti seguirò.

Signore, non mi private di voi e poi privatemi di tutto come vi piace. Trahe me post te. Amor mio, tiratemi appresso di voi e non m'importa che mi priviate della consolazione di conoscerlo; ma tiratemi con forza e cacciatemi dal fango de' miei difetti. Tuis famulis subveni, quos pretioso sanguine redemisti. Io voglio esser tutta vostra ad ogni costo, voglio amarvi con tutte le mie forze, ma che poss'io? Il sangue vostro è la speranza mia. Madre di Dio e rifugio mio Maria, in tutte le mie tribolazioni non lasciate di pregare per me. Prima nel sangue di Gesù Cristo e poi nelle vostre preghiere confido la mia eterna salute. In te Domine speravi (vi dirò con s. Bonaventura), non confundar in aeternum. Ottenetemi

di amar sempre il mio Dio in questa vita e nell'eternità e nulla più dimando.