AVVISO A CHI LEGGE

Il mio oppositore fa chiamarsi Adelfo Dositeo, ma già si da per tutto chi sia; nondimeno, perché egli non vuol palesare il suo nome, neppur io voglio palesarlo. Egli premette nell'avviso a' lettori essere stato costretto a confutar la mia dissertazione per bene del pubblico ed anche dell'anima mia. In quanto al primo, anche per bene del pubblico io ho scritto e scrivo, acciocché non restino illaqueate le coscienze da un rigore non imposto da Dio con tanto pericolo della loro eterna salute. In quanto poi all'anima mia, siccome egli mi esorta a ritrattarmi per bene dell'anima mia, perché crede per certo che la verità stia dalla parte sua, così ancora io l'esorto a ritrattarsi per bene dell'anima sua, perché credo per certo che la verità stia dalla parte mia. Dice poi che ha dovuto col suo libro disingannare tante persone che si erano lasciate infelicemente abbagliare dalla mia autorità e dalle mie apparenti ragioni. In quanto all'autorità, io non son uomo di tal credito che abbia potuto trarre gli altri a seguire alla cieca i

miei sentimenti. In quanto poi alle ragioni da me addotte, se sieno vere o apparenti, io credo che le giudicherà vere ognuno che le esamini senza pregiudizio e senza passione; e credo che maggiormente le stimerà vere chi esaminerà le opposizioni ultimamente fatte loro dal p. lettore e le risposte che gli si daranno in questa mia apologia.