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S. Alfonso Maria de Liguori Dissertazione sulla povertà IntraText CT - Lettura del testo |
Dissertazione sulla povertà
Approccio alla lettura
Scheda
Sebbene pronto per essere pubblicato in passato, questo piccolo trattato è stato pubblicato per la prima volta da André Sampers in Spicilegium Historicum 30 (1982) pp. 292-302.
Sul manoscritto c’è una annotazione probabilmente di S. Alfonso pose "Povertà" ed un’altra di mano ignota "Se sia lecito possedere in comune, e se di poca perfezione".
Il manoscritto non porta la data di composizione. Sembra, però, che sia stato preparato nell’anno 1732-1733, quando si dibatteva sulla fisionomia della nuova Congregazione fondata da Alfonso e si discuteva sulla definizione delle linee della vita religiosa dei suoi membri. Questa opinione è avvalorata su quella dell’archivista generale Federico Kuntz, che verso il 1890 sulla copia del manoscritto aggiunse la nota "scritto probabilmente nel 1733".
Il manoscritto consiste in un unico grande foglio, macchiato dall’acqua, piegato in quattro pagine di 27.5x19.5 cm. Le prime due pagine sono interamente scritte, la terza pagina lo è per metà e la quarta pagina è bianca, eccetto per l’annotazione di cui sopra.
Il testo è scritto interamente da S. Alfonso e porta solo una correzione fatta da lui stesso. E’ certamente uno scritto di bella copia, finito, non un semplice schema. Da quanto si sa, Alfonso preparava le belle copie quando dovevano essere lette da altri e non per uso personale, come schema per fissare i suoi pensieri da sviluppare eventualmente più tardi. Non c’è alcuna indicazione se vi fosse volontà di darlo alle stampe né sul manoscritto né in altri documenti in nostro possesso.
Il manoscritto abbonda di abbreviazioni, che di regola, sono facilmente comprensibili per chi è familiare con i manoscritti del Santo; ad esempio: Giesuc°, Giesuch° = Giesuchristo (Alfonso cambiò questa formula prima del 1750); Alap = A Lapide; Cal = Cornelio a Lapide). In questa edizione le abbreviazione sono scritte per intero. Questo e l’adeguamento ad una moderna punteggiatura sono i solo cambiamenti apportati al testo in questa edizione. So state ritenute le forme antiquate di parecchie parole: es. à = ha, all’ora = allora, anco = anche, eglino = essi; esercizj = esercizi....
Le fonti immediate di questo breve trattato sono, oltre la Sacra Scrittura, la Vita di Cristo di Ludolfo di Sassonia, i Commentaria in Evangelia di Cornelio a Lapide e la Summa Theologica di S. Tommaso d’Aquino. Da queste fonti S. Alfonso ha preso molte testimonianze per sostenere la sua posizione.
(Cf André Sampers in Spicilegium Historicum 30 (1982) pp. 292-297)